Corriere di Verona

«Istituto anziani, chi ha sbagliato ora va punito»

Istituto Assistenza Anziani, la Cgil attacca il cda: «Le uniche vere denunce sono le nostre»

- A.C. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

È stata una Pasqua agitata VERONA all’Istituto Assistenza Anziani dopo la pubblicazi­one dell’articolo con cui il Corriere

di Verona dà conto di una serie di irregolari­tà gestionali degli anni passati denunciate dal nuovo consiglio di amministra­zione e dal nuovo direttore. «All’organismo politico e tecnico non spetta certo elogiarsi e denunciare sui giornali le innumerevo­li irregolari­tà e illegittim­ità presenti nella conduzione dell’Iaa, a loro spetta denunciare agli organismi preposti i fatti che hanno rilevato sia di risvolto penale, erariale e disciplina­re - tuona la sindacalis­ta Sonia Todesco - Risulta invece che le uniche denunce inoltrate siano quelle della Fp Cgil, sia alla Procura della Repubblica sia alla Corte dei Conti e che nessun provvedime­nto disciplina­re sia stato attivato nei confronti di nessuno».

Tra le questioni emerse nella passata gestione dell’Iaa, c’è quella relativa alla messa a reddito del patrimonio immobiliar­e dell’istituto, in particolar­e i 51 appartamen­ti affittati in un palazzo storico di via Don Steeb assegnati senza bandi né graduatori­e, a canoni agevolati. Proprio Todesco, segretaria generale della Fp Cgil di Verona, aveva segnalato l’8 agosto scorso agli inquirenti che, mentre «sul sito aziendale non si recepiscon­o informazio­ni in merito ai criteri di assegnazio­ne degli alloggi», il 3 febbraio 2017 era comparso su Facebook l’annuncio di un inquilino che così recitava: «Cari amici ed amiche veronesi… lascio il mio bilocale in Valverde (via Steeb), arredato e con un affitto super vantaggios­o (350 euro/mese). Se qualcuno di voi fosse interessat­o o conoscete qualcuno mi contattate in pvt, che eventualme­nte vi presento all’ente che affitta...» Possibile che le cose funzionass­ero davvero così su appartamen­ti di proprietà di un ente pubblico? A quanto pare sì, anche se il nuovo cda è intervenut­o prevedendo bandi, graduatori­e e scrivendo anche un regolament­o di condominio che prima non c’era.

Ma per Todesco tutto questo è un pannicello caldo se non si vanno ad accertare le responsabi­lità di chi ha operato in quel modo. E invece, secondo la sindacalis­ta, quanto si sta facendo è l’opposto. «A febbraio di quest’anno, tutte le figure apicali dell’Istituto, che da vent’anni gestivano l’Ente, hanno ricevuto un lauto aumento dell’indennità di Posizione a scapito pure del fondo aziendale di tutti i lavoratori», sostiene. E la funzionari­a della Cgil ce l’ha anche con la delibera del cda che ha disposto il passaggio a tempo indetermin­ato della nuova direttrice Adelaide Biondaro. Su tutti questi temi, la sindacalis­ta vuole adesso confrontar­si con il cda, a partire dal presidente Alessandro Cappiotti.

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