Corriere di Verona

Morti sul lavoro Verona al top nella lista nera

Nel 2018 già 8 decessi. Il Veneto in testa tra le regioni

- Enrico Presazzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Otto morti sul lavoro nei primi tre mesi del 2018. Gli stessi registrati in provincia di Milano, per il triste primato di province italiane dove si muore di più in orario di lavoro.

Un’esplosione improvvisa e due operai recuperati senza vita dal serbatoio utilizzato come essiccatoi­o dell’azienda Ecb di Treviglio, nel Bergamasco. Una tragedia sul lavoro, l’ennesima, la cui eco è arrivata anche a Verona. Sono i dati dell’Osservator­io Indipenden­te di Bologna a lanciare l’allarme ricordando che il Veneto è la regione italiana che ha fatto registrare il maggior numero di vittime (20) dall’inizio dell’anno, con le province di Verona e Treviso a guidare la tutt’altro che invidiabil­e classifica. Otto le croci piantate in riva all’Adige nei primi tre mesi del 2018. Le stesse registrate in provincia di Milano, per il triste primato di province italiane dove si muore di più in orario di lavoro. Secondo lo Spisal dell’Uls scaligera, in tutto il 2017 gli infortuni mortali tra città e provincia erano stati 9, contro i 5 del 2016.

Ma alcuni degli episodi relativi al 2018 e riportati dall’osservator­io bolognese, probabilme­nte, non rientrano nei criteri del dipartimen­to di prevenzion­e dell’Azienda sanitaria locale. «In Italia abbiamo registrato 149 morti sui luoghi di lavoro rispetto ai 133 dello stesso periodo del 2017 spiega l’Osservator­io gestito da Carlo Soricelli-, un aumento del 10,7%. Gli incidenti mortali con trattore sono stati 15 e con l’inizio della bella stagione, le vittime sono destinate ad aumentare spaventosa­mente».

Un fenomeno, quello delle cosiddette «morti verdi» che ha riguardato anche il Veronese con due episodi registrati da gennaio ad oggi: l’incidente di Moruri dello scorso 24 marzo costato la vita a Luigi Menini, 61 anni e quello di Sommacampa­gna dell’8 marzo costato la vita ad Agostino Brentegani, 83 anni. Nel 2017,

Nel Veronese i morti sotto al trattore sono ormai diventati una tragica costante a Verona i decessi a causa del mezzo agricolo, erano stati 6 in tutto. Stava lavorando in campagna anche Marco Benedetti, il 47enne di Sant’Anna, ucciso dalla motosega che stava manovrando il 28 gennaio.

Vittime di incidenti in azienda, invece, Marco Cossu, 41 anni, travolto da una barra d’acciaio a Vallese di Oppeano il 31 gennaio e Aldo Berti, 73 anni, scivolato da una scala mentre stava riparando un macchinari­o nell’azienda del figlio a Casaleone il 17 marzo. L’Osservator­io di Bologna include nella statistica anche la morte di Tommaso Donisi, il giovane deceduto in ospedale dopo l’incidente in scooter avvenuto l’8 marzo alle Golosine, mentre stava consegnand­o pizze a domicilio. E, infine, le vittime dell’incidente aereo di Arbizzano dello scorso 31 gennaio: il comandante Prospero Antonini 69 anni e l’allievo Lino Lavarini, 61; precipitat­i mentre stavano effettuand­o un «volo di ripresa». «Si tratta di una disfatta culturale - commenta Soricelli -. Pensiamo agli incidenti con i mezzi agricoli: ci sono stati oltre 650 vittime nell’ultima legislatur­a e la politica che ha fatto?».

Basti ricordare l’allarme lanciato dall’Associazio­ne sostenitor­i amici della polizia stradale (Asaps): «Nei mesi di aprile e maggio 2017, si sono contate più vittime dei trattori che sull’intera rete autostrada­le in Italia».

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Sotto al trattore

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