Azienda ospedaliera, Coletto esclude tagli «E Malcesine non sarà modificato»
«I tagli all’Azienda ospedaliera? Sono impossibili e incoerenti con altre decisioni prese dal direttore generale della sanità Domenico Mantoan. Ergo, non credo esistano. E se esistono vanno spiegati e ovviamente rivisti».
Dopo l’allarme lanciato da diversi sindacati dei medici (dall’Anaao alla Cimo), che prefigurano un taglio di un milione all’azienda ospedaliera di Verona, è l’assessore alla Sanità, Luca Coletto, a gettare acqua sul fuoco. Secondo la ricostruzione dell’esponente della giunta Zaia, si tratterebbe di una notizia infondata. «Va detto subito che va capito l’atto, dal momento che quello a cui si riferiscono i sindacati non è una delibera di giunta ma una decisione del direttore. Ma da quel che mi risulta il taglio non c’è: Mantoan, e questo è un dato di fatto, ha appena autorizzato 52 turn over (cioè assunzioni che vanno a ripianare i medici in uscita per pensionamento, ndr) che valgono circa un milione. Tagliare della stessa cifra il tetto alla spesa del personale è un nonsenso». E se il taglio risultasse esserci davvero? «In questo caso - risponde Coletto - Mantoan dovrà spiegarlo in Regione. Avendo rispettato le norme e essendo in regola con i bilanci il Veneto non ha necessità di tagli in sanità. Questo principio vale, a maggior ragione, anche per l’azienda ospedaliera, tra le più virtuose e che ha raggiunto tutti gli obiettivi prefigurati». Dopo le ipotesi arrivate nei giorni scorsi da consiglieri regionali veronesi (Andrea Bassi di Centrodestra Veneto e Orietta Salemi del Partito democratico), Coletto smentisce anche possibili riduzioni di posti letto all’ospedale riabilitativo di Malcesine, considerato a rischio dopo la rivoluzione delle schede a Bussolengo e a Villafranca. «Su Malcesine - avverte - è stato profuso un fiume di parole preoccupate, mentre i fatti, cioè le schede sanitarie, garantiscono il contrario. La Regione parla con gli atti, precisamente con delibera ufficiale del 21 marzo 2018, ampiamente comunicata e pubblicizzata, che non modifica in alcun modo quella struttura. Malcesine dal futuro non ha nulla da temere, a meno che non si voglia dare dei bugiardi al Consiglio regionale che ha approvato la scheda in questione proposta dalla giunta, alla giunta regionale che l’ha poi approvata in via definitiva, all’assessore alla Sanità e al Direttore Generale della Sanità regionale. Ma allora lo si faccia apertamente, senza ipocrisie verbali, e ne trarrò le conseguenze». E per quanto riguarda lo spostamento dei reparti a dall’Orlandi al Magalini, ci sarà davvero un ulteriore carico a Borgo Trento? «Le persone sono libere di andare a curarsi dove ritengono - conclude Coletto - ma direi di no. Non dimentichiamo che a Bussolengo il pronto soccorso resta».