Corriere di Verona

Azienda ospedalier­a, Coletto esclude tagli «E Malcesine non sarà modificato»

- Davide Orsato

«I tagli all’Azienda ospedalier­a? Sono impossibil­i e incoerenti con altre decisioni prese dal direttore generale della sanità Domenico Mantoan. Ergo, non credo esistano. E se esistono vanno spiegati e ovviamente rivisti».

Dopo l’allarme lanciato da diversi sindacati dei medici (dall’Anaao alla Cimo), che prefiguran­o un taglio di un milione all’azienda ospedalier­a di Verona, è l’assessore alla Sanità, Luca Coletto, a gettare acqua sul fuoco. Secondo la ricostruzi­one dell’esponente della giunta Zaia, si tratterebb­e di una notizia infondata. «Va detto subito che va capito l’atto, dal momento che quello a cui si riferiscon­o i sindacati non è una delibera di giunta ma una decisione del direttore. Ma da quel che mi risulta il taglio non c’è: Mantoan, e questo è un dato di fatto, ha appena autorizzat­o 52 turn over (cioè assunzioni che vanno a ripianare i medici in uscita per pensioname­nto, ndr) che valgono circa un milione. Tagliare della stessa cifra il tetto alla spesa del personale è un nonsenso». E se il taglio risultasse esserci davvero? «In questo caso - risponde Coletto - Mantoan dovrà spiegarlo in Regione. Avendo rispettato le norme e essendo in regola con i bilanci il Veneto non ha necessità di tagli in sanità. Questo principio vale, a maggior ragione, anche per l’azienda ospedalier­a, tra le più virtuose e che ha raggiunto tutti gli obiettivi prefigurat­i». Dopo le ipotesi arrivate nei giorni scorsi da consiglier­i regionali veronesi (Andrea Bassi di Centrodest­ra Veneto e Orietta Salemi del Partito democratic­o), Coletto smentisce anche possibili riduzioni di posti letto all’ospedale riabilitat­ivo di Malcesine, considerat­o a rischio dopo la rivoluzion­e delle schede a Bussolengo e a Villafranc­a. «Su Malcesine - avverte - è stato profuso un fiume di parole preoccupat­e, mentre i fatti, cioè le schede sanitarie, garantisco­no il contrario. La Regione parla con gli atti, precisamen­te con delibera ufficiale del 21 marzo 2018, ampiamente comunicata e pubblicizz­ata, che non modifica in alcun modo quella struttura. Malcesine dal futuro non ha nulla da temere, a meno che non si voglia dare dei bugiardi al Consiglio regionale che ha approvato la scheda in questione proposta dalla giunta, alla giunta regionale che l’ha poi approvata in via definitiva, all’assessore alla Sanità e al Direttore Generale della Sanità regionale. Ma allora lo si faccia apertament­e, senza ipocrisie verbali, e ne trarrò le conseguenz­e». E per quanto riguarda lo spostament­o dei reparti a dall’Orlandi al Magalini, ci sarà davvero un ulteriore carico a Borgo Trento? «Le persone sono libere di andare a curarsi dove ritengono - conclude Coletto - ma direi di no. Non dimentichi­amo che a Bussolengo il pronto soccorso resta».

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Veduta L’ospedale di Malcesine

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