Festival Biblico L’edizione in arrivo guarda al futuro
La quattordicesima edizione dal 3 al 27 maggio: oltre duecento fra incontri, concerti e letture in tutto il Veneto. «Verona minor Hierusalem» inaugurerà un nuovo itinerario di riscoperta della via Postumia
Ragionare di futuro con i piedi nel passato. E non il passato recente ma le parole prima tramandate e poi trascritte della Bibbia, uno dei libri più antichi del mondo, il Testo sacro che in questo caso funge da bussola dell’avvenire. «Un riferimento fondamentale in un’epoca di smarrimento e incertezza», dichiara il presidente del festival biblico, don Roberto Tommasi. È in questa dimensione, infatti, che si sviluppa la rassegna incentrata sulla Bibbia, in grado di riunire sotto un unico tema i dialoghi che si svilupperanno in mezzo Veneto: da Verona a Vicenza, da Padova a Rovigo e fino al Trevigiano. La rassegna è promossa dalla diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo in collaborazione con le diocesi delle altre province, nasce nella provincia berica ma alla soglia della 14esima edizione - in programma dal 3 al 27 maggio prossimi - allarga lo spettro d’azione in molti altri territori. Uno di questi è il Veronese: dal 4 al 6 maggio prossimi la provincia scaligera ospiterà una parte di quei 200 eventi organizzati in molte sedi e che spaziano dai convegni ai dialoghi, dalle mostre ai laboratori, dai workshop ai concerti. Il tema chiave dell’intera rassegna è una sola parola: «Futuro». Il che significa però anche tempo, prospettive, sviluppo, cammino. Ogni territorio declina il tema in modo diverso e sulle sponde dell’Adige si guarda alla tradizione di un’area che nasce - e cresce - come crocevia di idee e civiltà: la direttrice tematica del festival in terra veronese è infatti l’antica consolare Postumia, che un tempo incrociava la via Claudia Augusta e la via Gallica. E proprio la riscoperta della strada che dal 148 a.C. ha segnato la
storia di Verona sarà al centro del rinnovato progetto «Verona minor Hierusalem», che inaugurerà un nuovo itinerario di riscoperta della via romana (visite guidate da venerdì 4 a domenica 6 maggio). L’inaugurazione degli eventi veronesi del festival avverrà con una lettura di alcune immagini sacre da parte dello storico dell’arte e canonico del Duomo di Firenze, monsignor Timothy Verdon, ospite di «Bellezza come rivelazione» il 4 maggio. Ma molte altre iniziative toccheranno il territorio: dalla mostra «L’uomo nuovo» sulle opere del maestro Albano Poli (dal 18 aprile al 6 maggio a Porta Borsari) al dialogo «E se esistesse la vita aliena?» con il cosmologo Yves Gaspar (il 5 maggio). L’inaugurazione ufficiale del festival, invece, è fissata a Vicenza, dove il 3 maggio la giornalista Concita de Gregorio dialogherà con il priore della Comunità di Bose, padre Luciano Manicardi, mentre uno degli eventi clou nella città del Palladio sarà «Presente e futuro dell’Europa», con l’economista e già presidente del Consiglio Romano Prodi a colloquio con il politologo Ilvo Diamanti, moderati dal direttore del Corriere del Veneto Alessandro Russello (22 maggio, ore 21, via Firenze 19). A Padova, la rassegna prevede eventi incentrati sul dialogo fra storia e modernità, mentre a Rovigo il futuro è visto in chiave di speranza e sviluppo: su tutti l’incontro fra il teologo Francesco Brancato e il presidente dell’agenzia spaziale italiana Roberto Battiston ne «Il futuro dell’universo» (venerdì 18 maggio, ore 18.30, Palabiblico di piazza Garibaldi). Per info: www.festivalbiblico.it.