Declino italiano perdiamo milioni di giovani atleti
L’allarme: «Negli VERONA ultimi anni abbiamo perso cinque milioni di potenziali candidati atleti alle Olimpiadi». Una questione demografica, che rischia di minare il futuro dello sport italiano. Dal Cattolica Center, a parlare, è il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Ogni anno, quando arrivano i dati Istat mi metto le mani nei capelli. Le nascite sono in calo, ci sono sempre meno giovani che possono vestire la maglia azzurra. In compenso, e questo è il vero miracolo, il numero di chi fa sport è in continuo aumento: ma sono tutte persone in avanti con gli anni. Una crescita dell’1,3% all’anno, trainata dagli over 60». Questo il quadro, va da sé che le giovani promesse diventano specie protette da tutelare con la massima attenzione. Anche a scuola. Se ne è parlato ieri mattina al Cattolica Center, la struttura che sta ospitando in questi giorni i campionati giovanili mondiali di scherma. L’imperativo? «Mettere i giovani atleti nelle condizioni di studiare e proseguire il loro impegno agonistico». Lo ha sostenuto, tra gli altri, Diana Bianchedi, ex campionessa di scherma (due ori olimpici), dirigente del Coni (fu delegata per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024). «Quand’ero giovane - ha raccontato - ho dovuto lasciare la scuola al secondo anno delle superiori. Per fortuna non è stato così per mia figlia, che spero riesca a proseguire senza intoppi anche all’Università». Per Andrea Bodi, direttore del Credito sportivo, «si può guardare al modello americano e dare una mano agli studenti universitari anticipando gli esami in caso di gare. Un’operazione trasparente, non improntata a favoritismi ma alla difesa del diritto allo studio». Alcuni corsi di laurea, come Scienze motorie a Verona, lo fanno già, come affermato dal docente Federico Schena: «Del resto fa parte della formazione dei nostri studenti». (d.o.)