Corriere di Verona

Altre medaglie Ma è polemica sulla cerimonia di apertura

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È stata un’altra VERONA giornata densa di soddisfazi­oni per la squadra italiana ai mondiali giovanili e cadetti di scherma in corso fino al 9 aprile al Cattolica Center. Una stoccata ha fatto la differenza nella finale per l’oro di sciabola maschile a squadra, vinta dai giovani azzurri contro i pari età russi per 45 a 44. Nella sciabola femminile giovani, è invece arrivato il bronzo contro la Sud Corea. C’è però anche una polemica extrasport­iva a tenere banco. La sovrintend­ente della Fondazione Arena Cecilia Gasdia ha scritto a Dario Di Agostino, il regista della cerimonia di apertura della kermesse tenutasi il 2 aprile, lamentando che le immagini di «complessi artistici areniani sono state in realtà associate all’esecuzione di brani operistici eseguiti da altri artisti del coro, generando nello spettatore l’illusione della appartenen­za degli stessi artisti alla Fondazione Arena». Secondo Gasdia questo ha creato «un vulnus d’immagine» per l’ente che potrebbe portare ad azioni «sul piano legale a tutela dei nostri diritti» a meno che l’organizzaz­ione non confermi che non vi sia stata «una consapevol­e intenzione di causare danno alla nostra istituzion­e». Sul sito web dei mondiali, è scritto che nello spettacolo di 50 minuti sono stati riprodotti il «Va Pensiero» e l’Inno di Mameli intonati dal coro degli Artisti del Regio di Parma.

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