E per i visitatori spunta il taxi condiviso Grigolato: «Accorceremo le file e garantiremo un servizio più veloce»
Il taxi condiviso. Come il car-pooling, cioè la condivisione della stessa automobile da parte di più persone dirette nello stesso luogo. Il concetto è quello lì e parliamo della novità che l’Unione Radiotaxi Verona – oltre 170 i tassisti associati lancerà al Vinitaly 2018. Funzionerà così. Radiotaxi piazzerà una persona su Piazzale Fiera e un’altra alla stazione di Porta Nuova. Il ruolo di entrambe, durante i giorni della kermesse, sarà individuare e mettere insieme i visitatori diretti nello stesso albergo o altro luogo della città, se in partenza dalla Fiera, o verso il quartiere fieristico stesso, se appena arrivati a Verona tramite treno o autobus, affinché possano usufruire della stessa corsa. Spiega il presidente di Unione RadioTaxi Verona, Mirco Grigolato: «L’obiettivo dell’iniziativa offrire un servizio più veloce, rendere i clienti più contenti, accorciare quelle file che ogni anno, per il Vinitaly, andiamo a registrare: di riflesso, tra l’altro, si permette ai clienti stessi di spendere meno, potendo condividere la stessa corsa con più persone». E non è un controsenso, nell’ottica dei tassisti, come spiega subito Grigolato, sorridendo e pensando al bacino di domanda: «Arriveranno oltre 100mila persone in soli quattro giorni, al Vinitaly, quindi il problema non si pone nemmeno: la richiesta sarà come sempre altissima». Un’altra novità, peraltro, è la possibilità di utilizzare un’app per smartphone con cui prenotare il taxi e calcolare la tariffa del proprio viaggio. Novità importante perché l’app è già attiva da un mese e mezzo, dunque sarà utilizzata anche durante Vinitaly e ciò permetterà a Unione RadioTaxi, per la prima volta, di ottenere dei dati sul numero di corse effettuate durante la rassegna enologica».