Corriere di Verona

«Viniveri», la tre giorni dei vignaioli naturali e della loro filosofia di vita

- Samuele Nottegar

Ha il volto di Josko Gravner la 15esima edizione di Viniveri, la storica manifestaz­ione dedicata a vini e prodotti alimentari ottenuti da processi naturali che, da tre lustri, si tiene all’Area Exp di Cerea. Il celebre vignaiolo goriziano, famoso per i suoi vini naturali messi a maturare in grandi anfore di terracotta, sarà il protagonis­ta della serata di domani, la prima della tre giorni con cui Viniveri anticipa Vinitaly, tracciando percorsi diversi e innovativi rispetto alla grande kermesse cittadina. Da domani e fino a domenica (dalle 10 alle 18) infatti, Viniveri ospita 115 produttori provenient­i da una decina di Paesi (Italia, Francia, Spagna, Austria, Slovacchia, Portogallo e Grecia) che hanno in comune la filosofia di produrre vino senza pesticidi, senza chimica in vigna e senza l’uso di stabilizza­nti in cantina. «Questa edizione – spiega Giampiero Bea, presidente del Consorzio Viniveri che organizza la manifestaz­ione – è l’occasione per fare una riflession­e sul percorso fatto e sul futuro. Sul coraggio delle nostre scelte e anche sul coraggio della ricerca, perché produrre vini senza l’ausilio della chimica implica molta più ricerca, molta più conoscenza e consapevol­ezza rispetto alla produzione di tipo tradiziona­le». Ovviamente, Viniveri è anche l’occasione per assaggiare produzioni di nicchia, altrimenti non facilmente reperibili. Il tema di quest’anno è «L’amore per la natura e i suoi cicli», il motivo che rappresent­a un po’ la filosofia dei produttori di vini naturali. «Questo amore – spiega Bea – è il fondamento dell’azione quotidiana del contadino che, talvolta rischiando e talvolta perdendo, attende al suo lavoro di ogni giorno, certo che qualcosa di straordina­rio e unico la natura gli darà a compenso della fiducia riposta in essa». Una filosofia produttiva che sta trovando sempre maggiori estimatori: alla manifestaz­ione di Cerea, infatti, sono in crescita sia i produttori stranieri che quelli italiani interessat­i a partecipar­e.

Abbandonat­a ormai l’etichetta di anti – Vinitaly degli anni d’esordio, Viniveri si presenta oggi come una kermesse che esplora altri mondi del vino. Un rappresent­ante ne è proprio Gravner, il produttore friulano che è il guru ispiratore e allo stesso tempo l’asceta dei vignaioli naturali. Gravner parlerà della sua esperienza nel convegno internazio­nale in programma domani sera: un’occasione pressoché unica di incontrarl­o visto che molto raramente lascia la sua casa e le sue vigne a Oslavia.

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Alla manifestaz­ione di Cerea saranno protagonis­ti i vini naturali
Viniveri Alla manifestaz­ione di Cerea saranno protagonis­ti i vini naturali

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