Testimoniò per la collega licenziata Il capo la denuncia, il giudice la assolve
Prima, accade che il titolare di una ditta licenzi al rientro dalla maternità una sua dipendente. Poi, tempo dopo, succede che un’altra dipendente della stessa azienda veronese venga pure lei licenziata e decida di presentare impugnazione davanti al Tribunale civile contro il titolare. Nella causa di lavoro che si è svolta all’ex Mastino, tra i vari testimoni venne sentita proprio la lavoratrice licenziata al rientro dalla maternità. Al momento di risolvere i contenzioso, il magistrato annullò il licenziamento della seconda lavoratrice e, nel motivare la propria sentenza, chiamò in causa tra le argomentazioni la testimonianza resa in aula dalla neo-mamma a cui venne rescisso il primo contratto in ordine di tempo A quel punto il titolare dell’azienda decise di denunciarla per falsa testimonianza e allegò la sua querela all’atto d’appello contro la sentenza di prima grado del giudice del lavoro. In seguito però decise di rinunciare al contenzioso civilistico conciliando con la seconda lavoratrice, ma tenne in piedi la denuncia per falsa testimonianza contro la neomamma. Quest’ultima venne rinviata a giudizio ma ieri, assistita dai legali Francesco e Chiara Palumbo, è stata assolta perché «il fatto non sussiste» dal giudice Rita Caccamo.