La promessa di Farinetti «Eataly all’ex ghiacciaia un faro per il Nordest»
Farinetti: apriremo entro la metà dell’anno prossimo
«Verona sarà per noi come Torino e Milano: una città strategica per il futuro di Eataly». Oscar Farinetti, rassicura sull’apertura del nuovo sito ai Magazzini Generali, nell’ex ghiacciaia: «Sarà uno dei più imponenti - spiega - e aprirà i battenti entro la metà dell’anno prossimo».
«Verona sarà per noi come Torino e Milano: una città strategica per il futuro di Eataly». Oscar Farinetti, l’ideatore del supermercato-ristorante dedicato alle eccellenze alimentari italiane rassicura sull’apertura del nuovo sito ai Magazzini Generali, nell’ex ghiacciaia: «Sarà uno dei più imponenti - spiega - e aprirà i battenti entro la metà dell’anno prossimo». Negli ultimi mesi, secondo Farinetti, c’è stata un’accelerazione dei lavori: «Martedì farò un sopralluogo e vedrò com’è la situazione - annuncia - quello che posso assicurare è che noi nel progetto ci crediamo come quando l’abbiamo annunciato».
Da allora, dal marzo 2014, sono trascorsi quatto anni e ne è passata di acqua sotto i ponti. Anche se nessuno ha imitato Eataly nel vero senso della parola, i locali con proposte attente alle specialità territoriali si sono moltiplicati rendendo l’offerta più ampia e più economica. «Non li vediamo come concorrenti, ma come colleghi, e Eataly a Verona, da questo punto di vista, sarà importantissimo assicura Farinetti - perché sarà dedicato non solo al territorio veronese ma a tutto il Nordest». Un Nordest che non è da leggere tanto nel termine classico di Triveneto, (Eataly ha aperto di recente a Trieste), quanto a un bacino che ha più a che fare col vecchio «Lombardo Veneto». «Verona è al centro di due assi - prosegue il patron di Eataly quello, che da Nord verso Sud parte da Bolzano e arriva a Mantova e quello che dalla Lombardia orientale, da Bergamo, avanza verso Venezia. In quest’area non c’è una vera e propria capitale, ma una serie di città importanti: Verona ha il vantaggio indubbio della posizione: oltretutto il nuovo punto Eataly sarà raggiungibile molto velocemente dall’autostrada». E il pregio di avere una forte attrazione turistica. «Io credo che le presenze straniere, a Verona e non solo - afferma il fondatore di Unieuro - abbia ancora un buon margine di aumento: del resto viviamo nel posto più bello del mondo. Il nostro scopo è anche quello di contribuire, per quanto possiamo a questo: per questo motivo è nato anche Fico (il parco agroalimentare di Bologna,
ndr): si tratta di un luogo unico al mondo che invita a scoprire le potenzialità del nostro Paese».
Farinetti interverrà oggi nel corso della rassegna «Sorsi d’Autore», ideata da Fondazione Aida inserita nel calendario di «Vinitaly and the City». L’appuntamento è alle 18 alla loggia di Fra Giocondo. Con lui ci sarà anche Andrea Segrè, ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna, fondatore del movimento Spreco Zero e presidente della Fondazione Fico: è stato lui a lanciare l’idea del parco alimentare al creatore di Eataly. Nel corso dell’incontro aperto al pubblico (sarà moderato dal giornalista Luca Telese) si parlerà molto anche della policy aziendale «a impatto zero». «Teniamo molto a questo aspetto - conclude Farinetti - che verrà impiegata naturalmente anche la nuova struttura veronese». Che qualcosa bollisse in pentola lo si era già intuito dall’inaugurazione di Vinitaly, con il galà che si è tenuto per la prima volta dentro le gallerie dei magazzini generali, ora di proprietà dell’ente fiera. L’area è quella contigua alla ghiacciaia dall’imponente cupola, dove sorgerà per l’appunto il nuovo Eataly con annesso museo dell’industria alimentare.
L’imprenditore Io credo che per le presenze straniere, anche nella vostra città, ci sia un buon margine di aumento. E noi vogliamo contribuire