Corriere di Verona

Report incalza Tosi sul caso Serenissim­a Lui s’infuria con l’inviato: «Siete bugiardi»

L’ex sindaco e gli ingegneri licenziati della società di costruzion­i: domani la vicenda in tv

- di Laura Tedesco

Perché «ogni primo gennaio i pedaggi autostrada­li aumentano»? E «per quel che riguarda gli investimen­ti promessi, chi controlla»? E come mai «a verificare la qualità dei lavori realizzati “in casa” è un soggetto che fa parte dello stesso gruppo»? Ma, soprattutt­o, «chi sono i signori delle autostrade»?

Tra loro, l’inchiesta con cui esordirà domani sera alle 21.15 la nuova puntata di Report chiama in causa proprio l’ex sindaco Flavio Tosi, dedicandog­li la prima parte del servizio. La trasmissio­ne condotta ora da Sigfrido Ranucci torna dunque a parlare dell’ex primo cittadino, protagonis­ta con lo stesso Ranucci di una polemica senza fine dopo il reportage-scandalo sul «sistema Verona» andato in onda nel 2014 e sfociato in denunce, inchieste e, adesso, nel processo che vede il politico sotto accusa

La storia «Io e il mio compagno lasciati a casa, gli abbiamo scritto ma lui non ci ha mai ricevuti»

davanti al giudice Filippo Castronuov­o per diffamazio­ne e calunnia ai danni del giornalist­a-inviato.

Stavolta, però, Tosi viene chiamato in causa in tv per l’«affaire autostrada» nella sua qualità di presidente della concession­aria Brescia-Padova. «È poliedrico l’ex sindaco di Verona - esordisce Luca Chianca, autore del servizio che verrà trasmesso domani sera -. Tra i suoi interessi anche la A4 Brescia Padova, a partire dal 2010». Di lì a poco, nel 2011, l’autostrada si trasforma in una vera e propria Holding (A4 Holding, appunto) «con una serie di società partecipat­e che si occupano un po’ di tutto dall’informatic­a, alle costruzion­i fino alla gestione del risparmio». Tra le società partecipat­e al cento per cento dalla A4 Holding, c’è anche la Serenissim­a Costruzion­i che nel 2003 viene creata per gestire in house i lavori di nuove tratte autostrada­li come la Valdastico Sud che collega Vicenza a Rovigo. Nel 2005 la Serenissim­a assume una quindicina di ingegneri per la direzione dei lavori, ma i controllor­i sarebbero dovuti essere assunti dalla società autostrada Brescia-Padova, la committent­e. Il giorno stesso dell’assunzione sono stati mandati in distacco presso la Brescia-Padova «ma alla fine dei lavori è finito il distacco e sono stati licenziati». Durante il reportage da Verona, l’inviato di Report incontra un’ingegnere, Cristina Ceranto, tra i controllor­i licenziati in tronco: «Nel 2016 e, insieme a me, il mio compagno con una bambina siamo stati lasciati a casa lo stesso giorno con altri colleghi». Sia in primo che in secondo grado, il giudice del Lavoro ha dato loro ragione, stabilendo che dovessero essere riassunti dall’autostrada, ma la A4 ha fatto ricorso in Cassazione che non ha ancora emesso la sua sentenza. «Abbiamo scritto una lettera nel 2016 all’(ex) sindaco Tosi che è anche presidente della Brescia Padova» e lui «ha replicato che non poteva darci una risposta perché c’era una vertenza in corso e che bisognava aspettare il terzo grado di giudizio... Per stabilire quale sarebbe stato il nostro futuro. Siamo rimasti malissimo...».

A questo punto del servizio, i riflettori si spostano alla serata di fine campagna elettorale tenuta da Tosi al circo: uno scambio di battute rapidissim­o, tra il politico e il giornalist­a Rai, con l’allora primo cittadino che alla fine gli dà del «bugiardo» e se ne va. A fargli perdere la pazienza, proprio le domande su Serenissim­a Costruzion­i: dopo aver ricordato che c’è un contenzios­o in corso a proposito della sorte dei lavoratori licenziati, Tosi aggiunge: «Li ho anche incontrati». Ma Chianca gli risponde: «No, non li ha incontrati», beccandosi appunto del «bugiardo» dall’ex sindaco che chiude: «Allora l’intervista finisce qua». Fine delle domande: neppure il secondo «round» Report-Tosi riporta la pace. Tutt’altro.

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Il servizio Flavio Tosi intervista­to (per poco) dall’inviato Luca Chianca

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