Incrocio pericoloso con la Spal, Maran: «Non rischiare»
Il tecnico Abbiamo ritrovato il nostro spirito: andiamo per confermarci. Birsa? Sta meglio, non è al top
Campeggia il cartello di incrocio pericoloso stasera al Mazza di Ferrara, dove il Chievo è atteso dallo scontro diretto con la Spal, reduce da una striscia positiva di sette risultati utili (due vittorie e cinque pareggi). Smaltita la rabbia per la vittoria gettata con il Sassuolo e la mazzata della sconfitta di Napoli, il punto con il Torino è stato accolto con favore da Rolando Maran, ben conscio della delicatezza dell’impegno in casa degli estensi: «Chiaro che gli scontri diretti abbiano un valore maggiore. La Spal è in salute, ma pure noi siamo in un momento positivo, per questo andiamo a giocarci la nostra partita con grande fiducia. Mi aspetto una gara aggressiva da ambo le parti. Per quanto ci riguarda, mettendo in campo coraggio e sacrificio, possiamo portare a casa un buon risultato». Compattezza e unione d’intenti sono fattori determinanti per uscire dai momenti difficili. La prudenza è sempre buona consigliera: «Noi dobbiamo essere bravi a rischiare il meno possibile e confermare la solidità mostrata nelle ultime uscite. Abbiamo attraversato un periodo complicato tra tanti infortuni e situazioni sfavorevoli. Ci può stare, anche se è durato a lungo. Ci siamo ritrovati nella zona calda della classifica, ma da cinque partite abbiamo imboccato la strada giusta. Abbiamo ritrovato il nostro spirito. A Ferrara andiamo per confermarci».
Assenti Bani per squalifica e Gobbi che non ha recuperato dall’infortunio, Giaccherini è al rientro dallo stop di una giornata inflittogli dal giudice sportivo. Si va verso il 4-4-2, sebbene non sia da escludere all’occorrenza l’abbassamento a gara in corso di Radovanovic a dirigere la difesa a cinque, dopo il positivo riscontro di sabato scorso: «Ivan è un giocatore molto duttile e intelligente; era una cosa che avevamo provato allenamento e che avevo in testa da un po’. Lui ha messo grande disponibilità e partecipazione. Può adattarsi a più ruoli. Per me è uno spettacolo allenarlo. Stiamo lavorando su più soluzioni. In questo delicato finale di stagione, contano aspetti diversi rispetto a quanto impostato negli ultimi quattro anni di lavoro. Bisogna fare di necessità virtù. Il mio compito è mettere la squadra nelle condizioni ideali per essere più solida possibile. Ho un gran gruppo a disposizione che lavora con la massima dedizione e coesione». Lì in basso, la Spal sembra essere la squadra che sta meglio: «Giocano insieme da tanto tempo. Hanno metabolizzato la categoria e fatto risultati. Troveremo un ambiente carico». Una parola su Birsa: «Sta meglio, ma non è ancora al top», e su Rigoni: «Dopo un periodo difficile ha dato segnali positivi. Gli ho dato fiducia, e lui mi ha ripagato alla grande». L’ultima è sul pubblico. Sabato il Chievo è uscito tra gli applausi: «Mi ha fatto molto piacere, soprattutto per i ragazzi. Nelle ultime tre partite in casa avremo bisogno della nostra gente».