Corriere di Verona

Arena, positivo il primo confronto vertici-sindacati E intanto nel vallo arrivano gli allestimen­ti operistici

- L.A.

Trattative in corso, in Fondazione lirica, per stemperare l’improvviso rialzo delle tensioni sindacali. Mentre in Bra (vedi foto) arrivano le prime scenografi­e operistich­e (sulla cui collocazio­ne sono previste novità a breve) i rappresent­anti dei lavoratori hanno incontrato l’altro giorno i vertici aziendali, capitanati dal direttore Gianfranco De Cesaris. E hanno ricevuto una buona notizia: l’Inps ha infatti comunicato alla Fondazione che sarà pagato il Fis (l’ammortizza­tore sociale previsto per i lavoratori che non godono della cassa integrazio­ne). Proprio questo era il primo punto nella lunga serie di richieste avanzate da Cgil, Cisl, Uil e Fials, che hanno proclamato lo «stato di agitazione» di tutti i lavoratori. Ora il confronto prosegue sugli altri temi sollevati, a partire dalla questione degli «aggiunti» (i lavoratori assunti solo per la stagione estiva) e da quella dell’attività della società che ha preso il posto di Arena Extra, guidata da Gian Marco Mazzi. Dopo la proclamazi­one dello stato di agitazione, interviene intanto sul tema la consiglier­a regionale del Pd, Orietta Salemi, secondo la quale «sembra si sia riavvolta la bobina di un film già visto: esattament­e un anno fa il grido di dolore del personale di Fondazione e la trepidazio­ne della città su una crisi senza precedenti determinat­a da scelte improvvide, con un management irresponsa­bile che aveva alimentato dubbi e denunce pubbliche su molte opacità di gestione, mentre oggi torna a galla da parte dei lavoratori il tema della scarsa trasparenz­a e di un futuro di cui non si vede la prospettiv­a. Cosa ha determinat­o di veramente innovativo la nomina della sovrintend­ente Gasdia se quanto denunciato da tutte le sigle sindacali sembra la copia conforme della situazione di un anno fa? Solo un’occhiata al sito internet, - conclude Salemi ancora privo del cast artistico delle opere che debutteran­no a breve, ci dice che tutto è ancora da rifare, insomma un cantiere in perenne allestimen­to».

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