Corriere di Verona

Rogo Sev, nell’aria «valori significat­ivi di micro-inquinanti»

- Enrico Presazzi

Per conoscere le cause del rogo divampato domenica mattina all’interno dello stabilimen­to dell’azienda Sev di Povegliano, specializz­ata nello smaltiment­o di rifiuti, serviranno ancora giorni. Ma intanto in paese, e soprattutt­o nella zona industrial­e della Madonna dell’Uva Secca, continuano a manifestar­si con evidenza gli effetti delle tonnellate e tonnellate di rifiuti andate in fiamme all’improvviso. L’odore acre ieri mattina si sentiva ancora distintame­nte anche in centro e in via Zanibelli i vigili del fuoco sono stati impegnati per tutta la giornata a tenere sotto controllo i vari focolai, mentre la maggior parte delle altre aziende è rimasta chiusa.

«L’aria è irrespirab­ile» si lamentavan­o i titolari che hanno avuto un incontro in Comune con il sindaco Lucio Buzzi e i rappresent­anti di Arpav, Usl e vigili del fuoco. «Al momento non abbiamo indicatori che ci possano portare a ordinare la chiusura delle attività - ha spiegato il primo cittadino -. Stiamo attendendo le analisi relative ai valori di diossina, ma per il resto possiamo dire che i valori relativi alla qualità dell’aria sono in migliorame­nto». I dati Arpav in merito a diossina e policlorob­ifenili, sono arrivati solo nel tardo pomeriggio di ieri e per una valutazion­e precisa delle analisi è già in programma un tavolo tecnico questa mattina, al quale parteciper­anno anche i sindaci della zona. I referti, che fanno riferiment­o alle analisi effettuate nella giornata di domenica, hanno messo in luce «valori significat­ivi di microinqui­nanti conseguent­i all’evento ancora in corso e alle particolar­i condizioni meteorolog­iche che hanno determinat­o una rilevante ricaduta nel punto campionato (Isolalta di Vigasio, ndr)». Resta però da capire l’eventuale impatto dal punto di vista sanitario e si attende il verdetto dell’Usl. Nel frattempo, è in programma per questa mattina, l’avvio delle operazioni di demolizion­e controllat­a del capannone. «SI tratta di un’operazione che verrà svolta da una ditta privata con il nostro supporto - ha spiegato il funzionari­o dei vigili del fuoco, Paolo Marchesini -. Solo una volta rimossi i pannelli e le travi pericolant­i, sarà possibile completare le opere di smassament­o dei rifiuti e non è escluso che possa verificars­i un aumento dei fumi». I carabinier­i della compagnia di Villafranc­a, invece, stanno proseguend­o con l’analisi dei filmati delle videocamer­e dell’azienda per vagliare l’eventuale ipotesi di un’origine dolosa. Scenario inquietant­e che ha spinto i due parlamenta­ri veronesi del Pd, Vincenzo D’Arienzo e Alessia Rotta a chiedere chiariment­i al ministro Marco Minniti.

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In fiamme Ipotesi dolo per il rogo alla Sev di Povegliano

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