Piano antiterrorismo pure per le sagre
Le nuove norme di sicurezza scoraggiano gli organizzatori. Prime rinunce a Verona
La prima a capitolare è stata la festa «A Tutta Birra» a Pian di Castagnè, comune di Mezzane di Sotto, ma frequentatissima anche da tanti veronesi di città. Dopo ventun’anni, il ritrovo estivo, uno dei grandi classici della Lessinia, non si farà. Ma a rischio ci sono molti altri eventi: per tutti, la «bestia nera» è la direttiva Gabrielli, entrata in vigore lo scorso giugno, che prevede stringenti norme di sicurezza - anche sul fronte antiterrorismo - per gli eventi.
La prima a capitolare è stata la festa «A Tutta Birra» a Pian di Castagnè, comune di Mezzane di Sotto, ma frequentatissima anche da tanti veronesi di città. Agli organizzatori non pareva vero di trovarsi ad applicare le norme pensate per prevenire gli attacchi terroristici, quelli che hanno colpito città come Cannes, Monaco di Baviera e Barcellona. Sulla spianata dove si trovano gli stand occorreva posizionare, all’entrata dei blocchi di cemento, in modo tale da scongiurare attacchi con auto o furgoni. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: così, tra una norma burocratica (soprattutto i controlli sanitari) e l’altra, gli organizzatori hanno deciso di mollare la spugna.
Dopo ventun’anni, il ritrovo estivo, uno dei grandi classici della Lessinia, non si farà. Ma a rischio ci sono molti altri eventi: per tutti, la «bestia nera» è la direttiva Gabrielli, entrata in vigore lo scorso giugno. In città, nel silenzio generale, si è già rinunciato ad alcune iniziative organizzate a livello di circoscrizione. Si tratta di «Soffitte in piazza» e «Sbaracchiamo», due mercatini dell’usato: gli ideatori non hanno ritenuto opportuno mettere in campo un «piano sicurezza» per poche ore di baratto sui marciapiedi. Ma ci sono altre «classiche» della tarda primavera che rischiano molto. Solo ieri sera è arrivata la conferma che si terrà senza imprevisti la Festa della Comunità di Avesa, una delle «sagre» più note in città. Gli organizzatori si sono dovuti arrangiare a presentare un piano sicurezza.
Nella stessa situazione si trovano diversi eventi che si terranno da qui a fine maggio, inizi giugno: la Festa della Primavera a Corte Molon (l’appuntamento è per il 21 maggio: anche in questo caso sono stati richiesti i blocchi di cemento), Viva Valdonega, e la festa di Santa Maria Ausiliatrice di Ponte Crencano. Eventi anche religiosi: il 3 giugno cade il Corpus Domini, festività che prevedo spesso delle processioni con il Santissimo. Ebbene, le incredule parrocchie si sono viste presentare, al momento della richiesta per i provvedimenti viabilistici, anche il famigerato piano sicurezza. «Di solito ce la cavavamo in poco tempo - spiega don Mario Urbani, parroco di Parona, una delle frazione dove l’appuntamento è rispettato da sempre - adesso invece è saltata fuori questa cosa, abbiamo chiesto a qualcuno di occuparsene». Il problema è anche il costo: un piano sicurezza va redatto da un professionista. E Parona ne sa qualcosa, dal momento che persino il comitato della Festa de la Renga (che, in quanto collegata al Carnevale ha una certa disponibilità economica) ha fatto fatica a quadrare i bilanci proprio per le misure di prevenzione.
La questione è anche politica: la Lista Tosi, tramite il consigliere comunale Alberto Bozza, ha fatto in modo di far votare in ogni circoscrizione una richiesta a Palazzo Barbieri di «disciplinare la materia e mettere a disposizione un ufficio comunale per queste pratiche». Ha preso posizione anche Confcommercio, che da tempo punta il dito sulla commercializzazione degli eventi estivi. «Non abbiamo nulla contro gli eventi tradizionali - afferma il presidente Paolo Arena - ma ci sono ancora troppe “finte sagre” che servono a fare cassa sulla pelle degli esercenti. In questo caso ben vengano le norme, anche severe della circolare Gabrielli: la legge va rispettata da tutti».
Eventi cancellati In città, non si faranno «Soffitte in piazza» e «Sbaracchiamo», due mercatini dell’usato Ancora a rischio Da Corte Molon alla Valdonega, fino a Ponte Crencano.E c’è anche il Corpus Domini