Cinque rapine in cinque ore Quattro anni e 8 mesi di cella
Condannato bandito seriale: «armato» di pistola finta
A febbraio 2017 si era ritrovato in cella dopo un pomeriggio davvero «movimentato»: prima di minacciare e tentare di derubare due persone in centro a Lonigo, nel Vicentino, Giorgio Faccini, 37 anni, ufficialmente disoccupato di Albaredo d’Adige, ma in realtà noto alle forze dell’ordine come rapinatore seriale, aveva già provato a intimidire e sottrarre denaro ad altri 3 malcapitati nella Bassa veronese.Quel giorno, la prima vittima di Faccini, era stato un agricoltore in pensione, minacciato con un coltello da cucina per farsi consegnare 200 euro. Poi, trascorse due ore, era tornato e si era fatto aprire di nuovo, spacciandosi per un carabiniere. Una volta in casa, aveva puntato contro il pensionato una 38 Special giocattolo a cui aveva tolto il tappo rosso intimandogli di non raccontare ciò che gli era accaduto.
Invece ieri, davanti al giudice per l’udienza preliminare Raffaele Ferraro, quell’episodio risultava il primo tra i cinque che gli venivano contestati a Faccini, difeso in aula dagli avvocati Giulia Tebaldi e Maurizio Milan: per l’imputato, alla fine, con il rito abbreviato la pena finale si è attestata sui 4 anni e 8 mesi di reclusione. «Se non mi dai l’orologio d’oro e mille euro ti taglio la gola» sarebbe stata una delle minacce rivolte all’anziano. Non solo, perché avvalendosi della stessa pistola giocattolo, quello stesso 21 febbario 2017 avrebbe inoltre minacciato un veronese che aveva appena prelevato al bancomat a Zimella: «Fuori i soldi o ti sparo». Stessa sorte per altre due vittime che avevano appena prelevato a Zimella e a Lonigo, dove tentò anche di rapinare un negoziante.