«Racconto moderno con sei performer» L’Edipo Re di Wilson
Si può paragonare il teatro a un cheeseburgher? Se si è Robert Wilson sì. Il noto regista e drammaturgo statunitense, noto per aver spesso forzato i limiti del teatro classico, ha spiegato così, ieri in conferenza stampa all’Odeo del Teatro Olimpico a Vicenza, come nasce la costruzione del «suo» teatro: strutture diverse che amalgamandosi si rafforzano creando una cosa nuova.
«Sarà anche questo il caso di “Edipo Re /Oedipus the King”», ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d’Elci presentando lo spettacolo inaugurale di «Conversazioni-71°» ciclo di spettacoli classici al teatro Olimpico, che andrà in scena dal 4 al 7 ottobre prossimo, ma farà la sua prima apparizione a luglio al teatro Grande di Pompei e nel gennaio 2019 al Mercadante di Napoli. .
Siamo di fronte – ha detto Franco Laera, curatore artistico di Conversazioni – ad una novità assoluta, una creazione originale, anche per le musiche, nata un paio di anni fa tra Long Island, Napoli e Vicenza». La messinscena del testo di Sofocle Edipo Re inaugurò il teatro Olimpico di Andrea Palladio nel 1585 per il quale Vincenzo Scamozzi, dopo la morte del maestro, realizzò le scenografie che tuttora si possono ammirare e che rappresentano le sette vie di Tebe dove la tragedia è ambientata. Di quella rappresentazione inaugurale è stato tramandato il grande fasto dell’allestimento, arricchito dalle musiche di Giovanni Gabrieli.
Il racconto si dipanerà tra teatro, musica, danza e arti figurative, grazie ad un cast di sei attori, performer e musicisti internazionali. Le parole di Edipo, portate in scena da due protagonisti di lunga carriera come Angela Winkler e Mariano Rigillo, risuoneranno anche nella lingua originale e in altre lingue.
L’intero cartellone di Conversazioni verrà presentato a metà maggio.