Da Ferro a Vaterl, i concerti del Ristori fra live e happy hour
Da Ferro a Moncado, i musicisti del ciclo con aperitivo al Ristori
I nomi, da Alberto Ferro a Irina Vaterl (in foto), disegnano carriere giovani ma già in ascesa. E il Teatro Ristori, quei nomi, li raduna per un inedito del suo cartellone, ossia la rassegna «Nuova generazione». Parliamo di quattro concerti accomunati (anche) dall’happy hour finale, negli spazi del teatro, perché l’iniziativa, come spiegano dal Ristori, «è dedicata a tutti coloro che amano condividere l’emozione della buona musica ma anche il piacere dello stare assieme gustandosi un aperitivo prima di rincasare». È da Ioana Cristina Goicea e Andrei Banciu che si comincia, e l’appuntamento è per domani, alle 18.30, orario replicato anche nelle altre tre date: violinista lei (classe ’92, studi con Mariana Sirbu, Petru Munteanu e Krzysztof Wegrzyn, già solista con l’Orchestra Filarmonica George Enescu di Bucarest e I Virtuosi Italiani qui a Verona) e pianista lui (prima tournée negli Usa nel 2005, tra i fondatori , nel 2010 del Jacques Thibaud Ensemble), entrambi sono originari della Romania, suonano in duo dal 2012 e il loro programma prevede Schubert, Beethoven e Stan Golestan. Avanti, allora, mercoledì 9 maggio, con il già citato Alberto Ferro, 22 anni, musicista siciliano che proporrà pagine di Chopin, Rachmaninov e Debussy: classe ‘96, Ferro ha tenuto recital in quasi tutta Europa e suonato, tra le altre orchestre, con la Donetsk Philharmonic, l’Astana State Symphony e l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Una settimana dopo, mercoledì 16, tocca al violinista Elias David Moncado, vincitore del Concorso Internazionale di Violino Postacchini di Fermo nel 2017, lui che insieme al pianista Hansjacob Staemmler eseguirà musiche di Franck, Ysaye, Szymanowski e Ravel: come ricordano dal Ristori, Moncado «ha debuttato dodicenne alla Berlin Philharmonic Hall con la German Chamber Orchestra di Berlino» e «ha lavorato con direttori del calibro di Wolfgang Trommer, Hans Richter, Zvi Carmeli, Fabrice Bollon, Wojciech Rajski, Gabriel Adorjan, Olivier Holt e Nicholas Pasquet». Infine, in chiusura, mercoledì 23, la pianista austriaca Irina Vaterl, primo posto qui a Verona al Premio Salieri 2016, in tandem col Alberto Stiffoni in un repertorio che abbraccia Mozart, Brahms e Wieniawsky.