«Caschetto e fischietto» in Bra, flash mob contro le morti sul lavoro Rose rosse ai lavoratori di Adigeo
Una rappresentazione, anzi un flash mob, per rendere esplicito quanto possono essere pericolosi gli infortuni sul lavoro. È tutta incentrata sulla promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, la manifestazione del Primo Maggio che Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato questa mattina in piazza Bra. A partire dalle 11.30, un breve corteo, si snoderà lungo il Liston, esponendo uno striscione che rende esplicito il senso della giornata: «Andiamo a lavorare e vogliamo tornare a casa». A precederlo sette figuranti, sette come sono state, in questo inizio 2018, le vittime del lavoro nella nostra provincia. «Il nostro 1° Maggio – spiega Massimo Castellani, segretario generale Cisl Verona – sarà una rappresentazione teatrale dedicata a una tragedia dei nostri tempi, cioè gli infortuni e le malattie professionali. Purtroppo Verona vanta il triste primato di essere la provincia veneta in cui sono avvenuti il maggior numero di infortuni mortali sul lavoro. E su questo tema per cui il lavoro è precario, incerto e non più sicuro vogliamo che si torni a confrontarsi». Dopo la rappresentazione, Cgil, Cisl e Uil Verona hanno organizzato un concerto cui tutti sono invitati a partecipare da protagonisti. Un concerto «per caschetto e fischietto» in cui i due oggetti, utilizzati normalmente per la sicurezza e per lavorare, diventano strumenti da «suonare» per creare musica e ritmi. E mentre in piazza Bra ci si muoverà al ritmo dei fischietti, la Rete degli Studenti superiori e universitari si è data appuntamento all’Adigeo, non per fare shopping, ma per donare rose rosse a tutti i lavoratori dei negozi del centro commerciale e della grande distribuzione.