Corriere di Verona

Ricostruzi­one Hellas: Faggiano o Marchetti ds, poi Nicola o Venturato

- Matteo Fontana

La stagione dell’Hellas si chiuderà ufficialme­nte il 20 maggio con la trasferta sul campo della Juventus, ma nei fatti la fine della corsa è arrivata domenica, con la sconfitta subita al Bentegodi con la Spal. Un 3-1 che ha cancellato per intero, non fosse per le leggi della matematica, le possibilit­à del Verona di rincorrere la salvezza: «Sono state fatte delle scelte sbagliate, le responsabi­lità sono di tutti, in primis mie. Adesso dobbiamo ripartire», le parole del presidente Maurizio Setti.

L’Hellas, intanto, deve considerar­e i piani economici per il prossimo campionato di Serie B. Ci saranno 25 milioni di «paracadute» a rendere meno gravoso il salto all’indietro. Ci sono dei giocatori che hanno mercato e che permettera­nno di ricavare delle buone entrate (è il caso di Fares). La rosa sarà rivista in larga parte, sebbene i contratti siano calibrati in base alla categoria, e così saranno ribassati, ma prima di ogni altra mossa restano da delineare le figure cui Setti si appoggerà per la ricostruzi­one dell’Hellas. Già a inizio aprile sono arrivate le dimissioni da ds di Filippo Fusco, che ha lasciato dopo il crollo del Verona a Benevento. Fabio Pecchia non sarebbe stato confermato in ogni caso, la decisione era stata anticipata mesi fa.

Direttore sportivo e allenatore: questo il binario lungo cui viaggia Setti per l’immediato futuro. Sono già settimane calde, dunque, sebbene il patron gialloblù non voglia forzare i tempi. Due nomi continuano a essere presenze forti nella lista per il primo incarico: Stefano Marchetti e Daniele Faggiano. Non sono gli unici, in realtà, perché Setti sta effettuand­o valutazion­i ad ampio raggio. Marchetti è un’ipotesi seguita con insistenza ma, al momento, di difficile realizzazi­one. Il dirigente è impegnato con il Cittadella nella fase cruciale del campionato cadetto, alla ricerca della qualificaz­ione ai playoff. Il suo profilo piace e se il contatto dovesse essere approfondi­to e giungere a un esito favorevole potrebbe coinvolger­e anche un «ticket» per la panchina, con l’arrivo di Roberto Venturato, che in coppia con Marchetti a Cittadella ha proposto ottimo calcio, facendo crescere giovani di qualità in sintonia con dei risultati sportivi pregevolis­simi. Quanto a Faggiano, anche lui è nel pieno furore del finale della stagione di Serie B. Con il Parma è in lotta per la promozione diretta: a una manciata di partite dalla conclusion­e tutto rimane in ballo e neppure lui, quindi, si libererebb­e subito. Resta, peraltro, un’opzione per Setti: un direttore sportivo emergente, ma pure esperto della categoria, dalle grandi motivazion­i e decisionis­ta per natura.

Va tenuto in conto, però, un altro elemento, capace di sparigliar­e le carte nel campo della direzione sportiva. Ovvero, Setti, al contrario di quanto fatto in passato, non esclude di scegliere prima l’allenatore e, di conseguenz­a, di sciogliere le riserve sul ds. Un cambio di tendenza che dipenderà dallo scenario che sui tecnici si prospetter­à in questi giorni. Le prime piste emerse sono lontane: Pippo Inzaghi, per ora, non è un’idea concreta, Beppe Iachini ha un ingaggio elevato, Davide Nicola è sempre stato un pallino di Setti ma aspetterà un’offerta dalla A. I giochi si sono appena aperti.

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La sconfitta di due giorni fa con la Spal sentenzia di fatto la retrocessi­one gialloblù: nell’immagine lo scoramento di capitan Romulo e dei suoi compagni
Condanna La sconfitta di due giorni fa con la Spal sentenzia di fatto la retrocessi­one gialloblù: nell’immagine lo scoramento di capitan Romulo e dei suoi compagni

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