Corriere di Verona

Post della Provincia, allarme per il filobus Ma il caso si sgonfia: il Cipe ha già deciso

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(l.a.) Qualche ora di tensione, poi l’allarme rientra. Ma il filobus continua a far discutere. Tutta colpa, stavolta, di un post apparso sul sito della Provincia di Verona, che ha messo in gran risalto una lettera di Amt secondo la quale, fino a che non si farà il nuovo governo, il Cipe sarà bloccato, e «ciò potrebbe scriveva Amt - portare a un ritardo anche considerev­ole (del progetto per il filobus, ndr), ed è quindi verosimile che anche il cronoprogr­amma del servizio filoviario, che è rilevante anche ai fini del bando per il Tpl, subisca un notevole ritardo la cui entità non è a oggi prevedibil­e».

Lettera allarmante, tanto che il consiglier­e provincial­e delegato Matteo Pressi aveva già messo in cantiere un rinvio della gara per il servizio di trasporto pubblico. A Palazzo Barbieri, l’assessore Luca Zanotto spiegava (stupito) di non capire perché la Provincia avesse pubblicato una nota del genere «visto che risulta che il Cipe abbia dato il via libera definitivo». Dall’opposizion­e, Michele Bertucco ironizzava sulla coincidenz­a tra il nuovo intoppo e le voci di un ritorno in giunta di Enrico Corsi, aggiungend­o, meno sorridente, che «gli errori commessi ultimament­e sia dal Comune che soprattutt­o dalla Provincia denotano la mancanza di volontà di dotare la città di un sistema di trasporto pubblico rapido ed efficiente». Poco più tardi, però, la stessa Amt gettava acqua sul fuoco, fino a spegnerlo del tutto: il direttore Carlo Alberto Voi spiegava infatti che «quella lettera era stata spedita, per precauzion­e, il 24 aprile, ed era arrivata in Provincia il 26: ma proprio il 26 il Cipe si era riunito e aveva dato parere favorevole all’ultima modifica del progetto del filobus». Ora quindi manca solo l’ok del Comitato tecnico del ministero dei Trasporti «che dovrebbe riunirsi – dice Voi - entro 15 o 20 giorni».

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