Malcesine piange il suo sindaco
Malato da tempo, Nicola Marchesini aveva 48 anni. Pastorello: è stato un guerriero
A stroncarlo, una grave malattia che aveva già sconfitto a 20 anni ed era ricomparsa un paio d’anni fa. Da tutta la comunità politica e istituzionale è arrivato ieri il cordoglio per la scomparsa a soli 48 anni del sindaco di Malcesine, Nicola Marchesini, che si è spento venerdì notte all’ospedale di Peschiera. Marchesini era entrato in amministrazione comunale nel 2012 come consigliere di minoranza ed era stato eletto primo cittadino nel 2015.
Cordoglio da tutta la comunità politica e istituzionale per la scomparsa a soli 48 anni del sindaco di Malcesine, Nicola Marchesini.
Marchesini si è spento venerdì notte all’ospedale di Peschiera. Ha lottato con grande forza contro la grave malattia che aveva già sconfitto a 20 anni, ricomparsa un paio d’anni fa. Lascia la moglie Manuela Zugnaz, la madre Maria Teresa e il fratello maggiore Michele. Il funerale si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Malcesine lunedì alle 15.
Una notizia che ha sconvolto la cittadina di Malcesine, dove Marchesini lavorava come farmacista. Entrato in amministrazione comunale nel 2012 come consigliere di minoranza, è stato eletto sindaco nel 2015. Per tutti una giornata di commozione ieri, quando all’alba è iniziata a circolare la notizia della sua scomparsa.
Per primo il presidente della Provincia Antonio Pastorello, con cui Marchesini deteneva le quote di proprietà della funivia di Malcesine: «Ho conosciuto Nicola nel rapporto istituzionale e di lavoro. Ne è nata una grande amicizia e una stima reciproca. Non ho quasi mai trovato un sindaco che amasse così il suo paese e la sua gente, ha lavorato per loro fino alla fine, è stato un guerriero».
Nel paese dell’alto lago, ora si apre anche il problema di come proseguire il mandato. Ieri mattina la giunta ha comunicato al prefetto la morte di Marchesini. «Tecnicamente – spiega il vice sindaco Claudio Bertuzzi – rimane in carica l’attuale amministrazione fino alla prossima finestra elettorale, che cade nel giugno 2019. Ma la settimana prossima, dopo il funerale, ci riuniamo con il gruppo per decidere se dimetterci e far così subentrare un commissario, oppure proseguire con io che ne faccio le veci fino alle elezioni dell’anno prossimo».
Bertuzzi racconta che Marchesini non ha mai smesso di amministrare, anche dal letto di ospedale: «Con il cellulare faceva tutto e telefonava tutti i giorni agli uffici municipali. Lui ha sempre creduto di farcela, ma è precipitato tutto in questi ultimi due giorni. Ha combattuto con lucidità e fermezza, senza far pesare a nessuno la sua malattia. È stato un sindaco gentiluomo e la gente ne sentirà la mancanza. Era un visionario e vedeva Malcesine come sarebbe diventata fra 15 anni. Aveva in programma, infatti, di fare un primo mandato per la progettazione delle grandi opere, per realizzarle poi nel secondo mandato». Anche dalle file dell’opposizione, Martina Gasparini (già assessore) esprime lo choc per la prematura scomparsa: «È un dispiacere troppo grande. Mancherà a tutti». «Una persona di grande personalità e grande intelligenza –aggiunge il sindaco di Brenzone, Tommaso Bertoncelli -. Abbiamo lavorato molto bene insieme per raggiungere l’accordo per gli impianti di risalita di Prada grazie alla sua apertura mentale». E anche Davide Bendinelli, sindaco di Garda, neo deputato, ha parole di cordoglio: «Se n’è andato un serio amministratore, era una brava persona».
Pastorello È stato un guerriero, ha lavorato fino alla fine per il suo paese
Bertuzzi
Nicola ha sempre creduto di farcela, fatali gli ultimi giorni