Richiedenti asilo 500 nuovi posti Tutti i vincitori
Gara da 12,4 milioni di euro, base d’asta 35 euro pro capite al giorno. Tutti i vincitori
L’obiettivo era reperire 500 nuovi posti e l’ultimo bando per l’accoglienza profughi pubblicato dalla prefettura registra 454 posti nuovi offerti: l’importo totale del bando era di 12,4 milioni di euro.
Per attendere i risultati ufficiali servirà ancora qualche giorno. Il tempo necessario a esaminare le offerte economiche e quelle tecniche, oltre che a chiarire i dubbi di natura burocratica emersi ieri di fronte alla commissione di gara. Ma per la prefettura scaligera il bilancio dell’ultimo bando per l’accoglienza profughi pubblicato a fine marzo, è più che positivo. Perché se l’obiettivo messo nero su bianco era quello di reperire 500 nuovi posti in vista della stagione estiva, alla luce di quanto emerso ieri al termine dell’apertura delle buste, si può senza dubbio sostenere che la missione sia stata completata.
Sono infatti ben 454 i posti nuovi offerti dai 14 partecipanti al bando. Cooperative e associazioni già attive sul territorio veronese (con pochissime eccezioni) che, in alcuni casi, hanno deciso di gareggiare consorziandosi in associazioni temporanee d’impresa (Ati). Il bando, complessivamente, metteva a gara 1.664 posti per un importo complessivo di 12,4 milioni di euro, basandosi sull’ormai classica base d’asta di 35 euro pro capite pro die, dal 1 giugno al 31 dicembre. Cinquecento di questi, come detto, dovrebbero servire a gestire eventuali nuovi arrivi, mentre i restanti 1.164 erano stati messi a gara per «regolarizzare» le posizioni di coop e privati che avevano gestito le strutture sulla base dell’affidamento diretto. E, anche in questo caso, la risposta degli operatori, è stata più che decisa con ben 803 posti offerti. A questo punto, per evitare confusione con tutti questi numeri, meglio riepilogare: all’esito della commissione di ieri presieduta da Nicola Noviello, a Verona si potrebbero «regolarizzare» 803 posizioni relative a richiedenti asilo già presenti sul territorio, mentre la prefettura avrà a disposizione 454 nuovi posti. La maggior parte delle nuove location è stata reperita in città, dove sono stati offerti 73 nuovi posti, soprattutto in appartamenti affittati dai privati. A Zevio, la società Virtus (la stessa della squadra di calcio che ha appena conquistato la serie C) ha reperito 56 posti. In tutto il patron Gigi Fresco ha offerto 94 nuove sistemazioni tra Bovolone (7), Nogara (8), Veronella (6), Monteforte (5) e Verona (12). Trentadue i posti nuovi messi a disposizione a Povegliano dalla cooperativa San Francesco che ha offerto in tutto 200 posti nuovi tra Verona (37), San Giovanni Ilarione (30), Isola Rizza (10), Casaleone (24), Cerea (12), Caprino (25), Gazzo (10) e Vago di Lavagno (20). Spazio Aperto si è presentata come capofila di un’Ati, facendo domanda per 284 posti, dei quali 20 nuovi a Domegliara. A Sant’Ambrogio ha reperito 20 posti nuovi anche la coop torinese Babel, che ne ha offerti altri 8 anche a Marano. L’associazione A.Cross, capofila di un’altra Ati, ha presentato domanda per 10 nuovi posti a Pai di Torri del Benaco. Tinlé e Joy hanno partecipato insieme e si sono concentrate sulla città con 6 posti nuovi e 52 da regolarizzare. La bresciana Ekopra ha reperito sei posti a Badia Calavena, mentre la padovana Un mondo di gioia ha partecipato con 24 posti ad Albaredo d’Adige. Sette i nuovi posti trovati in città da Villa Buri che ha partecipato al bando con un’Ati. Ammessa con riserva la domanda di Alba Nuova che ha partecipato con 222 posti da regolarizzare e 59 nuovi (11 in città, 16 a Legnago, 24 a Castagnaro e 8 a Bovolone). Nessun posto nuovo, ma domande di «regolarizzazione», infine per Gioa3, Medihospes e Tre Fontane, Coop Multiforme. L’unica esclusa è stata l’associazione Corallo onlus, ma non si è trattato di irregolarità nella domanda. Casomai, di un eccesso di zelo perché i 32 posti offerti , a un primo esame della commissione, sarebbero risultati gli stessi già prorogati a seguito del bando dello scorso anno.