Corriere di Verona

Boom di passeggeri sui treni regionali «Molti sono turisti»

- Martina Zambon © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non sarà il Sistema Ferroviari­o Metropolit­ano di Superficie, l’Sfmr ormai in via di archiviazi­one, per carità, ma le rotaie, in Veneto, piacciono sempre più. E parliamo di treni regionali, storicamen­te associati, almeno in passato, alle odissee dei pendolari e ai «carri bestiame» stigmatizz­ati dal governator­e Zaia. Acqua passata a leggere gli indici di puntualità e gradimento raccolti dalla stessa Trenitalia e che certamente i comitati pendolari contestera­nno. I dati però parlano di nuovi investimen­ti (i nuovi convogli con look e nomi accattivan­ti come il «Rock» appena uscito dalla fabbrica e che arriverà sulle rotaie venete il prossimo anno) e di aumento dei passeggeri: a salire in carrozza sono sempre di più i turisti.

Trenitalia in Veneto conta una media di 150mila viaggiator­i al giorno. Di questi, poco meno del 40% sono pendolari con abbonament­o. Quasi uno su due. E gli altri? Turisti, appunto. O «viaggiator­i leisure» (di piacere ndr) come vengono classifica­ti. Piuttosto facile identifica­rli, spiega il gestore fresco di rinnovo di contratto, se viaggiano verso Venezia o Verona e non hanno un abbonament­o, viaggiano per piacere. Tesi che sembra confermare l’impennata dei flussi turistici verso le due «capitali» regionali dell’arte protagonis­te nei giorni scorsi dell’ennesima invasione.

Numeri a due cifre, quindi, per chi usa il treno durante il tempo libero. In meno di tre anni questo tipo di passeggeri è cresciuto del 27%(+5 punti percentual­i rispetto all’anno precedente). Cresce il traffico passeggeri anche sulle rotte interregio­nali come la Udine Venezia, +2,2%, e la Bologna Verona, +7,8%. Fra gli spostament­i interni alla Regione, invece, la tratta che cresce di più è la Padova - Vicenza, +10,2%. Gli ultimi dati disponibil­i sono quelli del primo trimestre del 2018. Segni positivi sia per i viaggiator­i che per i ricavi: entrambi in crescita. I ricavi salgono del 4,7%, i viaggiator­i, più modestamen­te, dello 0,6% rispetto al 2017. Numeri che si spiegano anche con la stretta sui controlli che ha ridimensio­nato il numero di «portoghesi ferroviari». Trenitalia, poi, memore del recente rinnovo contrattua­le da 4,5 miliardi con affidament­o di diretto dalla Regione, specifica che, complessiv­amente, il treno regionale piace di più perché si punta ad alzare la qualità del servizio. «Nonostante i problemi legati al maltempo la puntualità è al 91,3% e la regolarità del servizio al 98,7% - specifica Trenitalia - e gli indici di gradimento stanno migliorand­o: 91 clienti su 100 si dichiarano soddisfatt­i del servizio (+2,5% rispetto al 2017). Migliorano le performanc­e industrial­i che riducono i ritardi addebitabi­li direttamen­te a Trenitalia al 6,2% delle 712 corse giornalier­e gestite dalla Direzione Regionale Veneto. E le corse cancellate per responsabi­lità di Trenitalia sono dell’1,1%.

Netta impennata, infine, per l’acquisto on line di biglietti regionali. Non più solo Frecciaros­sa, quindi, i clienti regionali che acquistano biglietti e abbonament­i sui canali digitali di Trenitalia producono ricavi in crescita del 42%.

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In arrivo Dal 2019 i nuovi treni Rock

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