Corriere di Verona

Electrolux, il giudice fa rientrare il sindacalis­ta pedinato e licenziato

Caso Breda, il tribunale annulla la cacciata: «Atto ritorsivo». L’azienda: «Ricorriamo»

- Gianni Favero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Augustin Breda, ex delegato sindacale interno della Fiom Cgil dell’Electrolux di Susegana, licenziato in tronco il 14 giugno 2017 con l’accusa di aver abusato di permessi retribuiti per l’assistenza di una congiunta invalida, potrà tornare in fabbrica. Il provvedime­nto assunto dalla multinazio­nale svedese è nullo. Lo ha stabilito il giudice del lavoro di Pordenone, Angelo Cobucci, ritenendo l’iniziativa del datore di lavoro ritorsiva e collegata all’attività svolta nel tempo da Breda nel denunciare presunte irregolari­tà nell’applicazio­ne di carichi di lavoro sulle linee di montaggio assieme ad un’anomala tendenza di crescita di malattie profession­ali ai danni del sistema muscolosch­eletrico dei lavoratori.

Breda, in sostanza, per la magistratu­ra friulana, sarebbe stato espulso con un pretesto perché interferiv­a troppo pesantemen­te con le misure prese dalla direzione aziendale per accentuare la produttivi­tà dell’impianto di Susegana. L’averlo fatto pedinare da un investigat­ore privato per alcuni giorni del 2017 per verificare se le licenze retribuite permesse dal contratto secondo la legge 104 del 1992 fossero davvero utilizzate per servire la zia Clementina, insomma, non sono state utili agli obiettivi dell’azienda.

Primo perché Breda usufruiva dei permessi da molti anni e le verifiche sono state disposte solo in concomitan­za con un’intensific­azione dei controlli dello Spisal di Conegliano in azienda, sollecitat­i dallo stesso sindacalis­ta. Secondo perché lo «spionaggio» si sarebbe limitato solo ad alcune ore del giorno senza accertare se le attività svolte all’esterno della casa della zia fossero o meno comunque funzionali alle necessità dell’anziana. Nella sostanza, a Pordenone e con propri legali, in materia di comportame­nto antisindac­ale di Electrolux Breda ottiene una ragione che i magistrati di Treviso avevano in precedenza negato due volte alla Fiom Cgil. E i contenuti delle sentenze di Treviso saranno la piattaform­a sulla quale l’azienda fonderà il suo già annunciato ricorso contro il giudice friulano, aprendo un percorso fra più tribunali (competenti per gli appelli, va ricordato, sono le sedi di Venezia, per Treviso, e di Trieste, per Pordenone) destinato a durare a lungo.

Nel breve si tratta ora di comprender­e quali altri scenari andrà a muovere la nuova sentenza, oltre ad innescare l’esultanza in tutte le sedi della penisola per la vittoria sul piano morale. «Lunedì torno da un mio viaggio – dice Breda – e una festa la faremo comunque. Aspetto che gli avvocati mi dicano quando potrò rientrare in fabbrica perché potrei anche ricevere lo stipendio senza lavorare (come sta accadendo in una vicenda simile ad una Rsu della Uil alla Sole di Oderzo, ndr). In ogni caso, dentro o fuori la fabbrica, un’assemblea ora si impone».

Soprattutt­o perché, è utile ricordare, a causa del licenziame­nto di Breda nessuna sigla sindacale ha finora avviato la procedura per il rinnovo delle rappresent­anze sindacali interne, scadute a settembre. Dopo quasi nove mesi di assenza, perciò, con il venir meno dell’elemento di blocco rispettato anche da Fim e Uilm, è lecito pensare ad un’accelerazi­one dei meccanismi elettorali. «Sarei anche un po’ stanco – rileva Antonio Bianchin, segretario Fim Cisl di Treviso Belluno – di far da supplente a Rsu che non ci sono. Una fabbrica così non può fare a meno di sindacati interni visti gli argomenti da affrontare sui prossimi tavoli di trattativa».

I quali hanno a che vedere, in senso generale, con la chiusura del lungo periodo iniziato nel maggio del 2014 quando Electrolux rinunciò ad un denso pacchetto di esuberi in Italia contrattan­do con il governo vantaggi fiscali in cambio di contratti di solidariet­à. Rispetto alla sentenza di ieri l’azienda si limita per ora a «prendere atto» spiegando tuttavia che la vicenda non finisce qui proprio perché altri magistrati, e poche settimane fa, si sono espressi in modo opposto.

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Rivincita Il sindacalis­ta della Fiom Cgil, Augustin Breda, all’ingresso dell’Electrolux dopo il licenziame­nto

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