Corriere di Verona

Lotto, accordo con le banche sul debito Tomat e soci mettono 5 milioni di euro

Emesso bond da un milione. Vaccari esce. Bilancio 2017 previsto in perdita

- Federico Nicoletti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Lotto semplifica la proprietà e chiude la trattativa sul debito con le banche, complicata per un anno dalla liquidazio­ne di Veneto Banca e Popolare Vicenza, che prevede un aumento di capitale da 5 milioni. La complessa operazione, che ha fatto uscire la storica griffe della calzatura sportiva che fa capo ad Andrea Tomat e ai soci da un anno di pesante incertezza, è stata chiusa da un lato con la firma, il 9 aprile, dell’accordo con le banche, dall’altro con l’assemblea straordina­ria dei soci che 6 giorni prima ha semplifica­to la struttura proprietar­ia e dato il via alla ricapitali­zzazione.

Così, nella riorganizz­azione societaria, il 22% in mano a Vizeta Invest (in pegno a Veneto Banca in liquidazio­ne), la società lussemburg­hese che faceva capo allo storico manager Franco Vaccari, è stato acquisito per un 15% da NextB e per un 6% da Futura 5760, le due srl che detenevano il 56% e l’altro 22% delle quote, facenti capo a Giovanni Lorenzato e al presidente e amministra­tore delegato di Lotto, Andrea Tomat. È sempre l’assemblea del 3 aprile ad approvare l’emissione di un prestito obbligazio­nario convertibi­le decennale da un milione di euro, diviso in 4 obbligazio­ni: i primi 500 mila euro devono entrare in cassa entro il 30 aprile, il resto entro fine anno, pena la risoluzion­e dell’accordo con le banche.

Il resto della manovra da 5 milioni chiesta dalle banche prevede, per un controvalo­re di 4, il conferimen­to a Lotto del rimanente 60% delle partecipaz­ioni dell’altra azienda calzaturie­ra Stonefly di Tomat e Adriano Sartor, di cui Lotto aveva acquistato un primo 40% nel 2015 per 3,1 milioni. Operazione che chiude l’integrazio­ne organizzat­iva tra le due società, con Stonefly che mantiene i magazzini nella sede storica di Montebellu­na, dopo aver trasferito quella operativa nel quartier generale Lotto a Trevignano.

L’aumento di capitale da 5 milioni è stata la chiave per il via libera al nuovo accordo di riorganizz­azione del debito di Lotto. Passaggio che si era reso necessario dopo che già nel 2016 era saltato il rispetto di una serie di parametri finanziari stabilito nel precedente accordo del 2013. Esito che ha costretto Lotto a mettere a punto, con il consulente Mediobanca, un nuovo piano industrial­e 2017-’21, poi portato al 2022, presentato alle banche a giugno di un anno fa e poi completato tra ottobre e dicembre. Solo che la trattativa con le banche si era nel frattempo avvitata intorno alla liquidazio­ne di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, che avevano affidament­i a breve per 30 milioni sul totale dei 65 in ballo a fine 2016. Situazione di limbo protrattas­i fino alla primavera di quest’anno, con il passaggio dei crediti deteriorat­i delle venete dalle liquidazio­ni alla Sga. «Abbiamo in questo caso previsto uno schema di restituzio­ne degli importi - dichiara Tomat -. Nel complesso i finanziame­nti sono confermati, sopperendo con le altre banche alla scomparsa delle due venete».

La trattativa infinita con le banche, fondamenta­le per confermare la continuità aziendale e la chiusura dei bilanci, ha tra l’altro fatto ritardare l’approvazio­ne del consuntivo 2016 fino all’11 aprile. Per Lotto il quadro è tornato a farsi difficile, con vendite scese del 15% nel 2006, da 103 a 87 milioni, spiegato in gran parte con «il calo in Italia dopo tre esercizi consecutiv­i in crescita», e ricavi totali, comprese le royalties per le licenze, in discesa da 119 a 105, con un utile netto sceso a 212 mila euro, rispetto ai 2 milioni 2015.

Lotto a questo punto può ripartire. Non sarà una passeggiat­a. I nuovi parametri da rispettare imposti dalle banche scontano un inizio tutto in salita: il bilancio 2016 dichiara che quello 2017 sarà chiuso, come previsto, in perdita, con un ulteriore leggero calo del fatturato. Ma almeno la raccolta i ordini per le collezioni 2018, si legge ancora, «mostra segni di ripresa, in particolar­e sul mercato domestico» e nell’area medio-orientale.

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Al timone Andrea Tomat, presidente e amministra­tore delegato di Lotto. Con l’uscita di Franco Vaccari si semplifica la proprietà della storica griffe veneta della calzatura sportiva

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