Fondazione Arena omaggia Rossini con la Petite Messe
Tre compagni di Conservatorio. Due diventati famosi pianisti. E lei, sovrintendente della Fondazione Arena, che i palcoscenici mondiali li ha calcati come soprano e che questa volta rivestirà l’insolita veste di musicista, suonando l’harmonium. C’è voluta una delle opere più complesse di Gioachino Rossini per riunire in un teatro quei tre compagni. Quella Petite Messe Solennelle che verrà messa in scena sabato 19 maggio alle 20 al teatro Filarmonico e che viene considerato il testamento spirituale del compositore di Pesaro. Ad eseguirla al pianoforte Edoardo Maria Strabbioli e Vittorio Bresciani con Cecilia Gasdia all’harmonium (in foto con Vito Lombardi). Un’opera, la Petite Messe, con quattro solisti e 8 componenti del coro. E sarà proprio il coro della Fondazione a interpretare quello che vuole essere un omaggio a Rossini per i 150 anni dalla scomparsa. «Abbiamo voluto fare un regalo alla città - ha spiegato la sovrintendente - Tanto che tutti gli interpreti si esibiranno gratuitamente». «La Petite Messe Solennelle – spiega Vito Lombardi che, al Filarmonico, dirigerà la composizione – è un itinerario spirituale nella musica di Rossini che lascia aperte infinite direzioni senza confini. La Petite Messe apre uno squarcio di abissi intimi e profondi a cui si accompagna il sorriso ironico di un uomo quasi sopraffatto dalla celebrità, che cerca la vera pace interiore».