Venetisti, mega processo a Rovigo: Badii e altri 11 veronesi sotto accusa
Dodici imputati veronesi chiamati a rispondere di «una associazione denominata “L’Alleanza”, alla quale partecipano molte altre persone, con il proposito del compimento di atti di violenza quali l’occupazione militare di piazza San Marco in Venezia, diretti a costringere i legittimi poteri pubblici ad acconsentire alla indipendenza del Veneto e di altre regioni del Nord Italia, così determinando lo scioglimento dell’unità dello Stato, in violazione dell’articolo 5 della Costituzione e quindi per finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico, procurandosi a questo fine la disponibilità di armi quali un carro armato ed esplosivi, da impiegare insieme ad altri strumenti di offesa in azioni illecite tendenti al raggiungimento delle finalità come sopra individuate».
È l’ipotesi principale al centro della maxi inchiesta che, il 16 giugno prossimo, vivrà la propria udienza preliminare di fronte al giudice Alessandra Martinelli del Tribunale di Rovigo. Il caso, clamoroso, è quello dei venetisti: 49 gli imputati, tra cui i veronesi Patrizia Badii (la «pasionaria» difesa dal legale Stefano Marchesini), Lucio Chiavegato, Giorgia Fante, Tiziano Lanza, Andrea Meneghelli, Andrea Pirodda, Piergiovanni Santinello, Corrado Turco, Luca Vangelista, Vasco Vertuan, Antonio Zago, Monica Zago.«Un caso che -per l’avvocato Marchesini -non ha fondamento né ragione di esistere».