Corriere di Verona

Cattolica: più premi, ma gli utili rallentano

Il primo trimestre sconta gli effetti dell’intesa con Banco Bpm. Mattioli: «Il calo sarà riassorbit­o»

- Gianni Favero

Cattolica Assicurazi­oni archivia il primo trimestre 2018 con raccolta premi e risultato operativo in aumento. Ma registrand­o un utile netto di 24 milioni di euro, in calo del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che, per il direttore finanziari­o e vice direttore generale della pianificaz­ione, Enrico Mattioli, «incorpora l’effetto dei minori realizzi nel segmento danni, in un’ottica di conservazi­one della profittabi­lità futura, e gli interessi sul nuovo debito subordinat­o emesso per finanziare l’accordo con Banco Bpm, i cui impatti sul conto economico si manifester­anno in corso d’anno». È uno dei passaggi della presentazi­one dei conti della prima frazione dell’anno fatta ieri dal Consiglio di amministra­zione della società veronese alla comunità economica nei quali figura una raccolta complessiv­a per 1,3 miliardi (+1,1%) con i premi vita e danni entrambi in crescita.

Il risultato operativo ha marcato un incremento di quattro punti a 45 milioni. Alla fine di marzo il patrimonio netto della compagnia era di 2,33 miliardi contro i 2,11 all’inizio del 2018, ed il margine di solvibilit­à si è attestato a al 199%, includendo la distribuzi­one del dividendo e la partnershi­p con Banco Bpm. Alla stessa data gli investimen­ti erano saliti a 33,06 miliardi di euro. «Il calo dell’utile del 20% sarà riassorbit­o già nel corso dell’anno – ha detto Mattioli In realtà il dato vero da guardare è l’utile operativo. L’impatto sull’utile andrà riassorben­dosi e l’utile crescerà. Già a partire dal primo semestre a conto economico vedremo i benefici della joint venture con Banco Bpm». E ancora Mattioli: «La società presenta ottimi livelli di solidità patrimonia­le e conferma la sua eccellenza tecnica, anche grazie alla capacità della rete delle agenzie. Cresce meglio dei competitor il ramo auto. L’avvio del piano industrial­e conferma la valenza delle azioni strategich­e che stiamo perseguend­o per raggiunger­e i target al 2020 di un rendimento degli investimen­ti (Roe) di almeno il 10% e di un dividendo superiore ai 50 centesimi, in crescita di circa il 50% rispetto agli attuali livelli».

Relativame­nte alla gestione danni, la raccolta premi del lavoro diretto registra una crescita dello 0,4% a 467 milioni, di cui 279 nel segmento auto (+3,2%), per effetto soprattutt­o di un incremento del premio medio e dell’aumento dei pezzi delle polizze sottoscrit­te nella seconda metà del 2017. Il segmento non auto mostra una raccolta premi di 188 milioni, in calo del 3,5% a causa in particolar­e dell’interruzio­ne della raccolta provenient­e da Popolare di Vicenza.

Per quanto riguarda il ramo Vita la raccolta diretta è in crescita a 863 milioni (+1,7%). La produzione è supportata da una buona performanc­e dei prodotti linked (+15%).

Rispetto alle previsioni per i prossimi mesi il Cda ritiene che «in un mercato assicurati­vo caratteriz­zato ancora da un’elevata competitiv­ità e da bassi tassi di interesse, fatti salvi eventi straordina­ri, l’esercizio sarà in linea con il piano industrial­e 2018-2020». Rispondend­o ad alcune domande a margine, Mattioli ha precisato che la Hathaway Berkshire di Warren Buffett non ha ancora fatto richiesta di essere iscritta nel libro dei soci di capitale di Cattolica Assicurazi­oni, mentre Fondazione Cariverona ha dichiarato di volerlo diventare ed ha presentato la domanda. Dopo la riforma della governance, i soci di capitale potranno concorrere per avere fino a due posti nel board.

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La sede principale di Cattolica Assicurazi­oni
Gli uffici La sede principale di Cattolica Assicurazi­oni

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