Corriere di Verona

Intossicat­i dal monossido, il bimbo salva la sua famiglia

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(e.p.) Quando ha aperto gli occhi, sdraiato nel suo letto in piena notte, ha capito subito che in casa c’era qualcosa che non stava andando per il verso giusto. Ancor prima di accendere la luce e rendersi conto che tutta l’abitazione era invasa da una densa coltre di fumo.

Devono la vita al loro bambino i due genitori e il secondo fratello, rimasti intossicat­i la scorsa notte nella loro abitazione di San Bortolo, a Selva di Progno. È stato lui, svegliatos­i all’improvviso verso le 4, ad accorgersi del fumo e a svegliare immediatam­ente mamma e papà, evitando conseguenz­e tragiche. Sul posto sono intervenut­i subito i soccorrito­ri di Verona Emergenza: i quattro (i due genitori e i due fratellini di otto e quattro anni) accusavano un po’ di mal di testa e di mal di pancia. Classici sintomi dell’intossicaz­ione da monossido di carbonio. Così, sono stati trasferiti in codice giallo all’ospedale di San Bonifacio dove sono stati visitati. Per loro, un principio di intossicaz­ione e, per precauzion­e, un passaggio in camera iperbarica a Villafranc­a. Ma da subito è stato escluso che fossero in pericolo di vita. Sono stati i vigili del fuoco, arrivati sul posto con una squadra, ad accertare che si trattava del «gas killer». Probabilme­nte un malfunzion­amento della stufa a legna che, oltre a generare il fumo, aveva dato vita a un principio di incendio. La squadra ha impiegato poco tempo a spegnere i focolai e a mettere in sicurezza lo stabile, dichiarato comunque agibile al termine dell’intervento.

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In ospedale La famiglia è finita in pronto soccorso

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