Corriere di Verona

Sei anni di cella al capo della baby gang in Bra Le vittime: «Quei bulli erano il nostro incubo» . Condannato l’unico maggiorenn­e

- La. Ted.

Ai malcapitat­i presi di mira, lui e la «sua» banda di bulletti divenuti «l’incubo» degli studenti in piazza Bra e dintorni, intimavano di «non muoverti, sennò ti riempiamo di botte». Dalle rapine ai furti con destrezza, dai ricatti alle minacce nel salotto «buono » della città: «Volevano solo i nostri Iphone oppure contanti », hanno raccontato in aula le vittime.

E ieri, per l’unico maggiorenn­e della compagine, è scattata su decisione del Tribunale collegiale presieduto dal giudice Marzio Bruno Guidorizzi la condanna a sei anni e tre mesi di reclusione. Difeso dall’avvocato Marta Pasquato, il 19enne Said Zakarie è considerat­o dagli inquirenti il «capo» degli almeno quattro «bulletti del centro», tutti di origine straniera, incastrati nell’aprile di due anni fa, dopo un’indagine tutt’altro che agevole dalle forze dell’ordine. Quanto ai suoi giovanissi­mi complici, ritenuti dall’accusa responsabi­li in concorso (H.K., le ragazze A.L. e A.L., più altri non identifica­ti), risultano tuttora sotto inchiesta al Tribunale dei minori di Venezia.«Sì, facevo parte di quel gruppetto, ma non ero io ad agire in prima persona», ha tentato di difendersi l’unico imputato maggiorenn­e: una versione che, però, non gli ha evitato la pesante condanna decretata ieri a suo carico in primo grado e che la difesa potrà comunque impugnare in appello. Tre gli episodi di cui Zakarie doveva rispondere: nel primo caso il bottino fu un Iphone, nel secondo 140 euro in contanti, nel terzo cellulare, un orologio, un portafogli­o, un paio di occhiali da solee una batteria portatile .« Volevano solo quel genere di cose... »: a parlare, alla scorsa udienza, era stata proprio una delle vittime (a cui venne sottratto il cellulare), nel frattempo diventata maggiorenn­e (ha 20 anni). «Quella banda era il nostro incubo, ci aspettavan­o in centro tutti i giorni». Attendevan­o le vittime, per lo più studenti minorenni appena usciti da scuola, in piazza Bra o davanti alla Gran Guardia. Ma la loro «base», il «quartier generale» di quella baby gang in piena regola, era la zona antistante al Mc Donald’s. «Avevamo tutti il terrore di quei bulli». E ieri il loro «capo» è stato punito.

Rapine, furti e ricatti agli studenti

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