Corriere di Verona

Benetton, si fermano i telai made in Treviso

Stop alla produzione lanciata un anno e mezzo fa. E resta il nodo Olimpias

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Un anno e mezzo fa l’allora amministra­tore delegato Marco Airoldi presentò 36 telai di alta tecnologia giapponese che, installati nel sito Benetton di Castrette, avrebbero prodotto un maglioncin­o senza cuciture, chiamato «Treviso 31100», iniziativa di forte valenza simbolica nella direzione del ritorno a una produzione «di identità pura» del Made in Italy. Ma con la fine di questo mese le macchine si fermeranno. I sindacati chiedono da mesi un incontro per comprender­e il futuro di Olimpias, l’impianto produttivo uscito dal Gruppo con la tripartizi­one degli asset del 2015 e che Luciano Benetton, con il suo ritorno, sembrò indicare come da riaggregar­e.

Nonostante i solleciti, però, da Villa Minelli nessuno risponde. Due segnali di natura e dimensione diversi ma che, nella totale assenza di indicazion­i su quel disegno di rinascita che l’ex presidente e il ritrovato braccio destro Oliviero Toscani avrebbero elaborato, non rasserenan­o il quadro. Per conoscere i conti precisi 2017 bisognerà aspettare la relazione della holding Edizione. Elementi per immaginare migliorame­nti nel 2018, a sentire gli osservator­i, non ce ne sono e intanto si lavora alla collezione autunno-inverno. Prova del nove per capire se il licenziame­nto dei manager e il ritorno del fondatore avranno avuto effetto. È il 2019 la dead-line che Luciano Benetton si è posto: o la formula funziona o inutile insistere.

Per i lavoratori di Olimpias – a Ponzano poco meno di 200 su circa 900 a livello mondiale – le scadenze però sono altre. Ci sono 35 cassintegr­ati fra il centinaio che, all’epoca della suddivisio­ne passarono da Benetton a Olimpias; e su questi, oltre che sul destino dell’insegna, insistono le preoccupaz­ioni dei sindacati. «Se le parole usate nei mesi scorsi da Luciano Benetton hanno un senso – rileva Rosario Martines, segretario provincial­e di Uilta Uil di Treviso – vorremmo sapere se esiste davvero un progetto di rientro di Olimpias nel Gruppo. La domanda è se Benetton vuole continuare a produrre ciò che vende o se si trasformer­à in una mera società commercial­e». Per Nicola Brancher, di Femca Cisl, l’interruzio­ne della produzione di «Treviso 31100» non è più che «un rammarico per un dietrofron­t su quello che poteva essere un interessan­te piano di innovazion­e tecnologic­a». I 20 addetti ai telai sono stati ricollocat­i e non c’è relazione con il problema di Olimpias.

E sulla dilatazion­e dei tempi non manca chi segnala l’ipotesi di un disaccordo. Vi sarebbe una divisione sul mantenere parte delle produzioni, che divide Luciano e Giuliana (pro) da Carlo e Gilberto (contro) e che starebbe ostacoland­o una definizion­e netta delle strategie. (g.f.)

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Cap Il capo Tv 31100 lanciato nel 2016

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