Corriere di Verona

Peculato, Gasparato spiega le cene in aula «Neppure un euro a carico del Consorzio»

Zai, la difesa del presidente: una l’ho rimborsata, le altre pagate da Uir

- La. Ted.

Cene con commensali (e soprattutt­o con finalità) esclusivam­ente personali oppure, come sostiene dall’inizio la difesa del diretto interessat­o, «banchetti» con ospiti e scopi connessi alla gestione del Consorzio Zai di cui Matteo Gasparato riveste il ruolo di presidente? «Nessun peculato, si è svolto tutto nel rispetto della legge» è stata fin dall’inizio la tesi cavalcata dagli avvocati Filippo Vicentini e Umberto De Luca: a dichiararl­o in prima persona, davanti al Tribunale collegiale, è intervenut­o ieri proprio Gasparato. Cinque, in particolar­e, le cene che gli sono costate in aula l’accusa di peculato da parte del pm Maria Beatrice Zanotti (sostituita ieri dalla collega Federica Ormanni): ebbene, per quanto riguarda la prima, lo stesso Gasparato ha spiegato di averla rimborsata al Consorzio a seguito della mancata presenza dell’allora ministro Maurizio Lupi. In ogni caso, la refusione al Consorzio del costo relativo a quella cena sarebbe stata effettuata dall’imputato prima dell’avvio dell’indagine della magistratu­ra. Per quanto concerne invece le restanti quattro cene (o pranzi, a seconda dei casi), Gasparato ha affermato che i relativi scontrini sarebbero stati a carico di Uir,associazio­ne confindust­riale che riunisce gli interporti italiani e di cui è stato riconferma­to presidente per il triennio 2017-2020. Secondo l’imputato, dunque, neppure una di quelle cinque cene sarebbe stata in realtà a carico del Consorzio. Oltre a Gasparato, ieri l’udienza ha visto complessiv­amente l’audizione all’ex Mastino di un’altra dozzina di testimoni ed è stata aggiornata per sentire un ultimo teste a fine gennaio 2019. Inizialmen­te,quando venne avviata l’inchiesta, Gasparato era finito sotto accusa non solo per cinque ma per una trentina di scontrini relativi a consumazio­ni in ristoranti e locali. Non solo, perché l’inchiesta era anche allargata ad alcune spese che, secondo la tesi della procura, sarebbero state a carattere personale eppure poste in conto al Consorzio. Ieri, tra i testimoni, sono stati sentiti anche alcuni dei commensali presenti alle cinque cene su cui è focalizzat­o il processo in corso. Oltre a rigettare in toto l’accusa di peculato, dalla difesa viene fatto notare che l’ammontare pagato per le cene sotto accusa in supererebb­e il totale di 500 euro. E comunque, sempre stando all’imputato e ai suoi legali, neppure un euro sarebbe stato a carico del Consorzio.

 ??  ?? lConsorzio Zai Il presidente Matteo Gasparato ieri in aula ha contestato ogni accusa:«Nessu n peculato, si è svolto tutto nel rispetto della legge»
lConsorzio Zai Il presidente Matteo Gasparato ieri in aula ha contestato ogni accusa:«Nessu n peculato, si è svolto tutto nel rispetto della legge»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy