Corriere di Verona

Soul System, live a San Siro alla festa di Pirlo

La band suonerà lunedì a Milano (diretta tv) alla «Notte del Maestro», la partita di stelle per l’addio al calcio del campione. Il batterista Patuzzo: «È un nostro fan»

- Matteo Sorio

«Sì, Pirlo è un nostro fan». I veronesi Soul System, vincitori di X Factor 2016, suoneranno lunedì a San Siro, per «La Notte del Maestro», prima e durante il match d’addio al calcio di Andrea Pirlo.

ì, Pirlo è un nostro fan». Quando un Maestro del calcio - va in pensione, servono festa e colonna sonora. La festa di Andrea Pirlo, ex direttore d’orchestra di Milan, Juventus, Inter e Nazionale, è «La notte del Maestro», parata di stelle del pallone sul prato di San Siro, e la colonna sonora i veronesi Soul System. «Noi a San Siro, cose che succedono una volta nella vita...». Succede lunedì a Milano, dalle 20, diretta tv su Tv8 (in chiaro) e Sky Sport. Al telefono, allora, racconta tutto Alberto Patuzzo, 39 anni, batterista della band che vinceva X Factor 2016. I Soul System per Andrea Pirlo: com’è nata?

«Dopo X Factor quelli di Sky ci hanno presi sotto la loro ala e quando c’è da fare festa ci chiamano sempre. Pirlo ha dato subito l’okay dicendo di essere nostro fan. Prima del match suoneremo una cover internazio­nale chiesta espressame­nte da lui, poi all’intervallo due brani del nostro disco “Back to the future”». I Soul System e il calcio? «L’unico sfigatello che non lo segue tanto sono io. Gli altri ballano tra Inter, Milan e Juventus, peraltro tutte squadre del Maestro. Comunque l’elenco di chi giocherà fa spavento anche a me: Buffon, Cannavaro, Ronaldo, Ronaldinho, Maldini, Del Piero, Lampard... Siccome mia moglie è brasiliana chiederò l’autografo a Ronaldinho: lui in campo era fantastico, sempre

con quel sorrisone, e poi è uno che ha fatto del bene».

Bella responsabi­lità, suonare davanti a 80 mila persone per la festa di Pirlo.

«A San Siro ci ho visto qualche concerto da spettatore e il colpo d’occhio è impression­ante. Il nostro, peraltro, sarà ancor più “spaventoso” perché suoneremo in mezzo al campo: non ci saranno settori vuoti in quanto coperti dal palco, quindi suoneremo davvero davanti a tutto il Meazza. Ripenso ai 15 mila del Forum di Assago alla finale di X Factor: già lì fu incredibil­e perché mentre suonavo riuscivo a sentire tutte le grida». L’effetto X Factor oggi?

«Se vuoi vivere suonando non devi aspettare che gli altri vengano a ricoprirti d’oro. Di

sicuro il talent ti dà una cosa importante, cioè la credibilit­à artistica. Se andiamo a Napoli o a Lecce la gente ci ferma per strada. E questo significa poter richiamare l’attenzione delle major. Ci si deve impegnare, però, e tanto». Presente e prospettiv­e?

«Abbiamo suonato il disco in tutt’Italia e girato alcuni video. E proprio in questi giorni c’è stata una riunione con la Sony: hanno un progetto importante per noi. In estate manderemo fuori un nuovo singolo registrato al Posada di Lecce (lo studio di Roy Paci) e prodotto da Mylious Johnson, musicista di New York, batterista di Giorgia. Sarà una versione inattesa dei Soul System, con un nuovo tocco di rock dentro soul, r&b e funk». Siete anche stati a Los Angeles, negli Usa, di recente. «Sì, al festival Coachella, per vedere i mostri sacri da vicino. Inarrivabi­le Beyoncé, canta e balla da paura, uno show pazzesco. Poi abbiamo ascoltato anche tanta “trap” del momento. Morale? Il livello è altissimo ma se andassimo negli Stati Uniti adesso non faremmo brutta figura». Esiste una possibilit­à? «Cantiamo in inglese e abbiamo una pronuncia credibile, il che aiuta. Poi Johnson, il produttore del team Kamoto, è americano e ci ha cercati per primo lui. Vediamo, dipende da come andrà il percorso che inauguriam­o col singolo». E la vita, dopo X Factor? «In tre si sono trasferiti a Milano. Il business è lì. Però costo della vita e affitti sono assurdi. Io e Joel siamo rimasti a Verona e finché riesco non mi muovo. Per il resto ho cercato di cambiare la mia vita il meno possibile per tenere i piedi per terra. Quello che facevo prima, tipo dare lezioni di batteria, ora lo faccio meno, ma lo faccio sempre».

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 ??  ?? Il campione e la band Sopra, Andrea Pirlo. A fianco, i Soul System, di cui il fuoriclass­e è un fan
Il campione e la band Sopra, Andrea Pirlo. A fianco, i Soul System, di cui il fuoriclass­e è un fan

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