IL 18 E 20 MAGGIO LE TAPPE TRA VENETO E FRIULI
Torna sulle strade del Veneto il Giro d’Italia. Torna l’evento sportivo, la corsa considerata più dura al mondo. Torna la corsa che ha messo insieme 101 edizioni, da quando nel 1909 dal rondò di Loreto, a Milano, partirono in 127 per quella che aveva — e avrebbe avuto anche per molte edizioni a seguire — tutta l’aria di un’avventura picaresca più che di un grande appuntamento di sport che, nel corso degli anni, avrebbe segnato l’Italia e gli italiani. Il Giro torna ad abbracciare il Veneto e lo farà con due frazioni: la prima domani, con partenza da Ferrara e arrivo a Nervesa della Battaglia. Traguardo scelto non certo a caso, perché il 2018 segna anche cento anni dalla fine della Grande Guerra, che con le sue sofferenze, le sue tragedie, i suoi eroismi e suo carico di morte ha sferzato in maniera diretta e brutale il Veneto e i veneti. La carovana rosa e i ciclisti, infatti, passeranno a poca distanza dalle pendici teatro di violentissime battaglie. Passeranno a poca distanza dalla presa XV, quella che porta al cosiddetto «Osservatorio del Re», tra ruderi della casa colonica Benedetti, dove il Genio militare italiano realizzò una sorta di bunker ad ampie feritoie. Da qui Vittorio Emanuele III, il 18 ottobre di cento anni fa, osservò il XXII Corpo d’armata attaccare le postazioni nemiche sul Piave, conquistare le linee austro-ungariche e dare il alla vittoriosa battaglia di Vittorio Veneto. Storia, appunto, da non dimenticare e a cui il Giro non mancherà di rendere omaggio, come ha sempre fatto nel corso della sua lunga scia. La seconda tappa veneta sarà invece domenica, dopo un intermezzo tutto friulano con la scalata alle terrificanti pendenze del monte Zoncolan. il i i via