IL SETTEMBRE DELL’ACCADEMIA
La rassegna sinfonica del Filarmonico, dal 27 agosto al 22 ottobre, riparte da nove concerti in cartellone (uno in più dell’anno scorso). Tra le orchestre in arrivo la Staatskapelle di Dresda, la Filarmonica della Scala e la Glenn Miller
«La cultura musicale è un forte elemento identitario occidentale, una categoria dello spirito, che ha persuaso e conquistato il mondo intero», con queste parole Luigi Tuppini, presidente dell’Accademia Filarmonica di Verona, ha presentato la rassegna di concerti sinfonici del Teatro Filarmonico «Il Settembre dell’Accademia». La prestigiosa manifestazione musicale, che da 27 anni arricchisce l’autunno cittadino con le migliori orchestre del mondo, quest’anno celebra il 475° anniversario dell’Accademia Filarmonica, regalando agli appassionati quasi due mesi di spettacoli (dal 27 agosto al 22 ottobre) con ben nove concerti in cartellone (uno in più rispetto all’anno scorso) e altri nove per il ciclo «La città in concerto» (tre in più rispetto al 2017), che avranno luogo in varie sedi, dal teatro alla sala Maffeiana, dalla basilica di San Zeno al Polo Zanotto dell’università. Inaugura «Il Settembre dell’Accademia 2018» l’Orchestra Antonio Vivaldi, diretta da Lorenzo Passerini, che il 27 agosto eseguirà la Sinfonia n. 9 «Corale» di Beethoven per un appuntamento fuori abbonamento. «È uno tra i brani più popolari al mondo – continua Tuppini – e proprio per questo aprirà la rassegna. È il nostro invito ai veronesi e non solo agli amanti del genere, supportato anche dalla scelta di mantenere un prezzo democratico (15 euro) per il posto unico numerato».
Sfileranno sul palcoscenico, nell’ordine: la Staatskapel- le di Dresda il 6 settembre, «una delle più antiche orchestre d’Europa (è stata fondata nel 1548), di soli cinque anni più giovane rispetto all’Accademia Filarmonica – scherza il presidente – praticamente sono coetanee», il 12 l’Orche-
stra Giovanile di Bahia, il 17 la Filarmonica della Scala, il 22 la Philharmonia di Londra, il 30 la Mahler Chamber Orchestra, il 15 ottobre la Glenn Miller Orchestra e il 22 l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. A eccezion fatta per sabato 6 ottobre, dedicato alla supernova del pianoforte Rafal Blechacz, vincitore del concorso Chopin di Varsavia, ogni data sarà animata da un esercito di 80/90 musicisti alla volta, via via guidato da illustri personalità del panorama culturale internazionale, tra cui spiccano Alan Gilbert, ex direttore della New York Philharmonic e ora al timone dell’orchestra sassone, al cui fianco suonerà l’affascinante violinista georgiana Lisa Batiashvili, il sudamericano Ricardo Castro, fondatore di un’orchestra formata dai ragazzi delle favelas brasiliane (ispirata al modello didattico pubblico del Maestro José Antonio Abreu in Venezuela) e sostenuto una delle più grandi pianiste del secolo al suo debutto a Verona, Martha Argerich. A seguire saranno sul podio il sudcoreano Myung-Whun Chung davanti al corpus meneghino e i due maestri di scuola finlandese Esa-Pekka Salonen, già conosciuto dal pubblico scaligero per la sua presenza in scena lo scorso anno, e Mikko Franck, accanto all’affermata violoncellista argentina Sol Gabetta. Un programma ricco quello del Settembre, che gira intorno ai nomi immortali: Mozart, Beethoven, Bruckner, Mahler, Tchaikovsky e Schönberg. «È fondamentale la vicinanza del pubblico. In tutti questi anni non ci ha mai deluso – ha concluso Tuppini – facendoci registrare spesso il tutto esaurito».