Corriere di Verona

Opera in Arena, il Festival si svela a Roma

Presentazi­one a Roma, Oren: in passato qualcuno mi voleva fuori

- Petronio

L’«incoronazi­one» è arrivata con le parole di Daniel Oren. «Noto grandi differenze con il passato», ha detto il direttore d’orchestra ieri a Roma, alla presentazi­one nella sede della stampa estera della 96esima edizione del Festival lirico con il sovrintend­ente e direttore artistico di Fondazione Arena Cecilia Gasdia e il sindaco Federico Sboarina.

E Oren, che dirigerà la prima di Carmen che aprirà la stagione il 22 giugno con un nuovo allestimen­to firmato da Hugo De Ana, quelle «differenze» le ha sottolinea­te. «Probabilme­nte è dovuto al fatto che il sovrintend­ente è anche direttore artistico e che quindi è attenta anche ai cantanti. Noto soprattutt­o una maggiore collaboraz­ione con noi direttori d’orchestra nella creazione del cast, cosa che prima era difficile». E poi l’affondo. «In passato non solo non c’è sempre stato questo dialogo, ma alcune scelte artistiche non di qualità mi hanno portato a dirigere opere con l’Arena quasi vuota e mi si stringeva il cuore. Dall’84 non ho mancato un anno , anche se qualcuno mi voleva fuori. E in questi anni non tutti i sindaci hanno amato l’Arena: abbiamo avuto paura per il suo futuro, sembrava che volessero cancellarl­a. Ma ora siamo fiduciosi». Quella «fiducia», dopo un commissari­amento durato 24 mesi e un piano di risanament­o in atto, è rivolta soprattutt­o a lei, «il» - come ci tiene a farsi chiamare - sovrintend­ente Cecilia Gasdia che ieri nella Capitale ha ricordato il sacrificio dei lavoratori e degli ormai ex ballerini della Fondazione. Ha spiegato che «ogni anno la Fondazione si impegna a realizzare spettacoli sempre più unici e ricercati, e i cast ingaggiati quest’anno saranno il fiore all’occhiello dell’eccellenza areniana. Ho voluto grandi artisti accanto a giovani talenti da valorizzar­e. L’Arena storicamen­te ha dato origine ad innumerevo­li grandi carriere ed io intendo riprendere e rafforzare questa tradizione, così che il nostro teatro possa essere una vera e propria fucina di nuove voci». Come aveva già fatto alla presentazi­one «veronese» del festival, Gasdia ha sottolinea­to come il 30 per cento degli artisti, canteranno per la prima volta in Arena. «Stiamo - ha detto a Roma - cercando di ricompatta­re la città attorno al teatro». Ha sottolinea­to come tutti gli artisti abbiano accettato tagli al loro cachet nell’ottica di risanament­o dei conti. «Lirica ed extra lirica devono essere un valore aggiunto l’uno per l’altro, due anime della Fondazione, che concorrono allo stesso obiettivo: fare dell’Arena il tempio per eccellenza della lirica e della musica a livello mondiale. Il teatro è il nostro gioiello e dobbiamo alzare sempre di più l’asticella della qualità per fare in modo che la gente venga qui», ha aggiunto il sindaco Sboarina, che della Fondazione Arena è anche presidente.

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Il sovrintend­ente Gasdia e il sindaco Sboarina ieri a Roma nella sede della stampa estera dove è stato presentato il 96esimo Festival lirico
A Roma Il sovrintend­ente Gasdia e il sindaco Sboarina ieri a Roma nella sede della stampa estera dove è stato presentato il 96esimo Festival lirico

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