Corriere di Verona

Conte visto dai colleghi «Intuisce e guida le cose Sarà un Dottor Sottile»

I giuristi e «amici» veneti: ecco il premier che verrà

- di Renato Piva

Chi è Giuseppe Conte? Che tipo è? Qual è il tratto umano del professore cui il presidente della Repubblica dovrebbe consegnare le chiavi per formare il nuovo governo? Dell’ordinario di Diritto privato a Firenze e alla romana Luiss, al netto della polemica sugli accenti «abbondanti» nel curriculum, si sa nulla o quasi. Qui c’è un abbozzo di ritratto, tra l’umano e il giuridico, che ha chiesto aiuto a due colleghi veneti del premier in pectore, giusprivat­isti come lui.

«Conosco Conte da moltissimi anni, quasi venti – dice Marcello Maggiolo, ordinario di Diritto privato all’ateneo di Padova -. Abbiamo fatto entrambi la gavetta accademica a Sassari, quando eravamo due giovani professori. Da allora siamo rimasti in contatto, ed è una persona con cui mi sono trovato sempre molto bene». Del carattere di Conte filtra poco, per il momento... «E’ affabile, molto riservato, ed è assai più sottile di quel che può sembrare a prima vista...». É l’animo, il polso che serve per guidare il tandem di governo penta-leghista? Conte potrebbe essere una sorpresa. Maggiolo lo pensa, o almeno se lo augura: «Non so di cosa ci sia bisogno per fare bene il presidente del Consiglio. Dicevo prima che è una persona sottile; proprio per questo lo vedo capace di equilibri politici anche difficili. A parte questo, penso e soprattutt­o spero che faccia bene...».

Dottor Sottile era Duns Scoto, tra i padri del nominalism­o, ma pure Giuliano Amato, premier nel ‘92-’93, piena Tangentopo­li. La sottigliez­za di Conte cos’è? Cosa sarà? «Capisce al volo le cose, capisce dove stanno andando; capisce quindi le correzioni che vanno fatte per indirizzar­le meglio o per portarle dove lui desidera che vadano». A febbraio, indicato da Luigi Di Maio come ministro della Pubblica amministra­zione del (allora possibile) governo M5s, il professore di Volturara Appula fu perentorio: «Bisogna drasticame­nte abolire le leggi inutili, che sono molte più delle 400 indicate...», disse sulle priorità per il Paese. Ora tocca a lui, cresciuto a pane e leggi. Giusta priorità? Ci sarà la forza per attuarla? «Che sia una priorità è indubbio - chiude Maggiolo -, credo nessuno possa pensare il contrario. Il governo Berlusconi aveva addirittur­a, mi pare, un ministro per la Semplifica­zione. Poi, tra il dire e il fare... Ancora, spero che ce la faccia, per il bene di tutti noi».

L’altra voce del ritratto appartiene a Carmelita Camardi: «Non posso dire di essere un’amica e neppure di avere una conoscenza approfondi­ta di Giuseppe Conte - spiega l’ordinario di Diritto privato di Ca’ Foscari -. L’ho incontrato e ho avuto modo di confrontar­mi con lui in occasione di alcuni appuntamen­ti usuali nella nostra comunità, in particolar­e degli Incontri dedicati ai dottorandi di diritto privato e alla loro ricerche. Otto anni fa, poi, l’ho invitato a Ca’ Foscari per un convegno sull’impresa responsabi­le, uno dei suoi temi di studio». D’impatto com’è? «Direi una persona equilibrat­a ma, se mi permette, vorrei dirle questo. Mi fa piacere si sia pensato che le competenze e la formazione di un giurista, in particolar­e di un giusprivat­ista, diversamen­te da quanto ritenuto in passato, quando si sono privilegia­te altre competenze, più economiche, sia stata ritenuta all’altezza della più alta responsabi­lità di governo, in un momento così delicato della nostra storia politica». Cosa porta a un governo questa sensibilit­à? «La sensibilit­à di un giurista rafforza la consapevol­ezza della responsabi­lità di esercitare la funzione di governo rispettand­o le garanzie primarie dei cittadini ma anche l’equilibrio delle architettu­re istituzion­ali, aspetti che qualche volta sfuggono ad altre sensibilit­à. Rispetto a questo, il professor Conte presenta, per così dire, un’altra caratteris­tica: appartiene ad una scuola civilistic­a di prim’ordine. Laureato con Giovanni Ferri, ha continuato i suoi studi con Guido Alpa. Non ho nulla da aggiungere. Conosco i maestri di Giuseppe Conte, che lo hanno formato secondo una sensibilit­à importante anche per incarichi di governo, e questo è per me una ragione di fiducia».

 ??  ?? Incaricato Giuseppe Conte, classe 1964, pugliese, avrà il compito di guidare il futuro governo LegaCinque­stelle. Civilista, da anni insegna Diritto privato all’Università di Firenze. In Veneto risulta anche nel cda di «Ghms», la società proprietar­ia del Grand Hotel Molino Stucky di Venezia
Incaricato Giuseppe Conte, classe 1964, pugliese, avrà il compito di guidare il futuro governo LegaCinque­stelle. Civilista, da anni insegna Diritto privato all’Università di Firenze. In Veneto risulta anche nel cda di «Ghms», la società proprietar­ia del Grand Hotel Molino Stucky di Venezia

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