Mostra e nuovi progetti L’area ex Tiberghien tra passato e futuro
Quella che sarà inaugurata il prossimo 28 maggio alla Biblioteca Civica di Verona sarà una mostra sul grande e glorioso passato del lanificio Tiberghien, fondato a San Michele Extra nel 1907 e demolito due anni fa. Quello che si è discusso anche ieri a Palazzo Barbieri è invece il futuro dell’area, che sarà disciplinato all’interno della variante urbanistica 23 che dovrà essere approvata nelle prossime settimane dal consiglio comunale. Gli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala e alla Viabilità Luca Zanotto, assieme ai presidenti della Sesta e della Settima circoscrizione e ai rappresentanti degli ordini degli architetti e degli ingegneri, hanno costituito il gruppo chiamato a redigere tutto il lavoro preparatorio. Sono due, sostanzialmente, i fronti: quello prettamente urbanistico e quello viabilistico. L’amministrazione comunale ha, per ora, provveduto a ridurre lo spazio commerciale previsto da 13 mila a 6 mila metri quadri, sufficienti per un normale supermercato, e ha inserito un nuovo albergo, oltre alla possibilità di residenze. Ci sarà in ogni caso dai vincoli della soprintendenza per l’archeologia industriale. Ma il nodo più delicato, per il quartiere, è quello della viabilità. «Andrà fatto uno studio viabilistico, che dovrà tener conto però dell’intero asse di viale Venezia e delle nuove rotonde di prossima realizzazione», spiega Zanotto, che per la grande arteria immagina un «modello corso Milano». Ma gli interventi «andranno parametrati alle funzioni che si insedieranno effettivamente, e all’ammontare dei contributi di compensazione». Del futuro dell’area ex Tiberghien si parlerà anche alla Civica, in uno degli incontri collegati alla mostra (organizzata da Ivres, in collaborazione Agile e il sostegno di Fondazione Cariverona) in programma il 14 giugno.