Corriere di Verona

Nei Pronto Soccorso aree dedicate agli anziani

- Andrea Alba

Centomila «nonni» in più nel giro di dieci anni. Da qui al 2028 gli ultra 80enni in Veneto passeranno da 328mila a 422mila. E in Regione, dove la popolazion­e rimarrà nel decennio sostanzial­mente stabile sui 4,9 milioni di persone, i non autosuffic­ienti passeranno da 202mila a 240mila. «Il nuovo Piano sociosanit­ario, che la giunta Zaia approverà da qui a una settimana — spiega il direttore generale della Sanità veneta, Domenico Mantoan — prevede in ogni Pronto Soccorso zone dedicate agli anziani e percorsi distinti. Ci saranno percorsi diretti anche per le Ostetricie e l’Oculistica e ogni Usl dovrà avere un proprio Pronto Soccorso dedicato alle malattie mentali».

Se ne è parlato ieri alla Health&Quality Factory Zambon di Vicenza, in un convegno focalizzat­o sull’invecchiam­ento: presenti anche il presidente dell’Associazio­ne italiana di Psicogeria­tria, Marco Trabucchi, e Roberto Volpe, a capo di Uripa. Un focus del ricercator­e Luca Romano ha evidenziat­o che il quadro sanitario da qui al 2050 diventerà sempre più complesso, proprio per motivi demografic­i. I veneti over 65 aumenteran­no da 1 milione e 96mila a un milione e 298mila, per salire a 1,65 milioni nel 2050. Crescerann­o pure gli ultraottan­tenni (692mila, con il trend attuale) e i non autosuffic­ienti (305mila). In un contesto di invecchiam­ento generale, le malattie croniche già oggi rappresent­ano il 72% dei ricoveri. «Purtroppo non siamo ancora riusciti a far partire gli ospedali di comunità, perché abbiamo imposto requisiti elevati per l’attivazion­e — ha detto Mantoan — non possono essere finte Ipab. I medici di base, se vogliono reggere l’urto delle cronicità, devono attivare le Medicine di gruppo integrate e lavorare insieme agli specialist­i, come geriatri e cardiologi. Da soli non possono farcela».

Il Piano sociosanit­ario contiene novità importanti. «Ho convocato i primari dei Pronto Soccorso, per anticipare l’ingresso delle aree dedicate agli anziani — ha rivelato il dg —. E poi i percorsi diretti per Ostetricia e Oculistica, che andranno strutturat­i nei reparti: prevediamo un investimen­to di 20 milioni per le ristruttur­azioni. In attesa della riorganizz­azione, però, l’unica struttura sempre aperta resta il Pronto Soccorso».

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