Nei Pronto Soccorso aree dedicate agli anziani
Centomila «nonni» in più nel giro di dieci anni. Da qui al 2028 gli ultra 80enni in Veneto passeranno da 328mila a 422mila. E in Regione, dove la popolazione rimarrà nel decennio sostanzialmente stabile sui 4,9 milioni di persone, i non autosufficienti passeranno da 202mila a 240mila. «Il nuovo Piano sociosanitario, che la giunta Zaia approverà da qui a una settimana — spiega il direttore generale della Sanità veneta, Domenico Mantoan — prevede in ogni Pronto Soccorso zone dedicate agli anziani e percorsi distinti. Ci saranno percorsi diretti anche per le Ostetricie e l’Oculistica e ogni Usl dovrà avere un proprio Pronto Soccorso dedicato alle malattie mentali».
Se ne è parlato ieri alla Health&Quality Factory Zambon di Vicenza, in un convegno focalizzato sull’invecchiamento: presenti anche il presidente dell’Associazione italiana di Psicogeriatria, Marco Trabucchi, e Roberto Volpe, a capo di Uripa. Un focus del ricercatore Luca Romano ha evidenziato che il quadro sanitario da qui al 2050 diventerà sempre più complesso, proprio per motivi demografici. I veneti over 65 aumenteranno da 1 milione e 96mila a un milione e 298mila, per salire a 1,65 milioni nel 2050. Cresceranno pure gli ultraottantenni (692mila, con il trend attuale) e i non autosufficienti (305mila). In un contesto di invecchiamento generale, le malattie croniche già oggi rappresentano il 72% dei ricoveri. «Purtroppo non siamo ancora riusciti a far partire gli ospedali di comunità, perché abbiamo imposto requisiti elevati per l’attivazione — ha detto Mantoan — non possono essere finte Ipab. I medici di base, se vogliono reggere l’urto delle cronicità, devono attivare le Medicine di gruppo integrate e lavorare insieme agli specialisti, come geriatri e cardiologi. Da soli non possono farcela».
Il Piano sociosanitario contiene novità importanti. «Ho convocato i primari dei Pronto Soccorso, per anticipare l’ingresso delle aree dedicate agli anziani — ha rivelato il dg —. E poi i percorsi diretti per Ostetricia e Oculistica, che andranno strutturati nei reparti: prevediamo un investimento di 20 milioni per le ristrutturazioni. In attesa della riorganizzazione, però, l’unica struttura sempre aperta resta il Pronto Soccorso».