La proposta di Bertucco «Ecco come ampliare il Parco di Santa Teresa»
Una proposta concreta per ampliare il Parco di Santa Teresa, in Borgo Roma, arriverà in consiglio comunale la settimana prossima su iniziativa di Michele Bertucco (Sinistra in Comune) e dei consiglieri comunali del Pd, di M5S e di Verona Civica. Lo stesso Bertucco, con Giuseppe Campagnari, ha spiegato i termini della vicenda, che si trascina ormai da anni. «Il Parco di Santa Teresa - ha ricordato il consigliere - era nato da un intervento urbanistico poi finito male (il Prusst di Verona Sud, che prevedeva anche la nascita del Polo Finanziario, ndr), ed era stato pensato come una grande area verde di 55 mila metri quadri a sostegno della qualità di vita di una parte di città intensamente urbanizzata a sud del centro storico». Poi però, una serie di altri interventi nella zona (da quelli per gli ex magazzini generali al filobus, dalle ex gallerie mercatali all’arrivo dell’ipermercato Esselunga) hanno visto via via «sacrificate» porzioni crescenti di verde pubblico, tagliando il parco di 19 mila metri quadri e riducendolo a 36 mila.
Bertucco precisa peraltro che «i 48.800 metri attualmente indicati nella documentazione ufficiale sono una mezza verità, perché in realtà l’area verde è attraversata da tutta una serie di strade che ne limitano fortemente l’estensione reale netta».Di qui la decisione di presentare una «variante verde» con cui «si chiede di convertire a verde pubblico le aree dell’ex Prusst rimaste inedificate; si tratta – specifica il consigliere- di tre aree di proprietà comunale o pubblica, situate tra viale dell’Agricoltura, via Ongaro e via Scuderlando e tra via Poggiani e via Ongaro, con l’eliminazione della strada intermedia di collegamento tra via Ongaro e via Scuderlando, - conclude - in modo da poter raggiungere l’estensione di verde pubblico originariamente prevista nel Piano Particolareggiato Verona Sud».