«Ieri tanti risultati, oggi no: da lì i giudizi Ma ora serve unione»
Il tifoso è tifoso, il presidente guarda ad altri aspetti. E sul Verona resta rumoroso il silenzio dell’imprenditoria locale
Carla Riolfi, responsabile del Nuovo Coordinamento Club Hellas Verona e da decenni attiva nella tifoseria organizzata: da che cosa nasce, secondo lei, la frattura tra la Curva Sud e Setti?
«La contrapposizione, in questi casi, è l’esito naturale dei ruoli. Il tifoso è tifoso, il presidente di una società di calcio è un dirigente che guarda a qualcosa di diverso rispetto al sostenitore. L’importante è rendersene conto da un lato come dall’altro».
Ovvero?
«C’è un collante che permette di andare oltre le incomprensioni, ed è quello dato dai risultati. Con Setti ce ne sono stati tanti all’inizio della sua gestione, di meno in seguito. Una retrocessione come questa non può che aver fatto crescere il malumore. L’esame di coscienza è necessario che se lo facciano tutti».
Dunque questo disamore è solamente legato a vittorie che prima c’erano e ora no?
«Non c’è dubbio che questi elementi determinano i giudizi su un presidente. Fatti, non parole. Ed è chiaro che, nel momento in cui si va in serie B in modo così malinconico, aspettando che venga programmato un futuro all’altezza delle attese, le valutazioni si facciano negative. Però aggiungo un’altra considerazione, che ritengo doverosa».
Dica...
«Resta rumoroso il silenzio dell’imprenditoria attorno all’Hellas. Non c’è certo la coda per rilevare da Setti il Verona. Mi riferisco, ovviamente, prima di tutto agli industriali locali. Così, se siamo d’accordo su quanto sarebbe bello e giusto vedere una squadra in grado di tenere fede alla propria storia con continuità, se possiamo discutere l’operato di Setti, constatiamo anche il disinteresse delle categorie economiche per l’Hellas».
La via per rimediare qual è?
«Restare uniti. Il muro contro muro non aiuta nessuno e finisce per logorare il Verona, che è il bene principale, che sia per un motivo o per l’altro, per i tifosi e per chi, come Setti, lo gestisce. L’Hellas si è rafforzato quando tutte le componenti erano compatte».