Corriere di Verona

Canzoni evergreen Paoli accende i fan al Romano

Il cantautore genovese appassiona il pubblico con i suoi più grandi successi (Sapore di sale, Il cielo in una stanza) e con gli omaggi a Bruno Lauzi e Luigi Tenco Stasera Ivano Fossati racconta Giorgio Gaber: ricordi, filmati e un inedito

- Bertoni

Non poteva iniziare meglio la quinta edizione del Festival della Bellezza l’altra sera in un Teatro Romano quasi sold out dove echeggiava­no le note che Philip Glass, con Dennis Russel Davies e la moglie Maki Namekawa, suonava al piano stregando il pubblico. Dalle melodie evocative del compositor­e, ormai ottantenne («la musica è un linguaggio dell’anima che parla all’anima» come ha detto nel talk introdutti­vo), ieri sera il tuffo è stato nella canzone d’autore italiana con Gino Paoli che il festival - organizzat­o dall’associazio­ne Idem, media partner la Fondazione Corriere della Sera - ha annoverato tra i «Maestri dello spirito» a cui questa edizione è dedicata. «Cosa farò da grande» - introdotta dal trio jazz Kàla con Rita Marcotulli al piano, Ares Tavolazzi al contrabbas­so e Alfredo Golino alla batteria - la canzone da cui Paoli, come ha detto lui stesso, si sente più rappresent­ato, ha aperto una sequenza di successi ispirati al mare, «enigmatico come la vita», «Sassi», «Il mare», «Sapore di sale», «L’ufficio delle cose perdute», seguiti da «Che cosa c’è», canzone d’amore felice che ha lasciato in estasi il pubblico (anche ieri sera numeroso). Non poteva mancare l’omaggio agli amici cantautori che non ci sono più, con «Ritornerai» di Lauzi, «Vedrai vedrai» di Tenco e «Il nostro concerto» di Bindi così come le canzoni dedicate alla moglie Paola, «E m’innamorera­i» e «Questione di sopravvive­nza». La sequenza di capolavori è proseguita con «Vivere», forse il più grande, «Il cielo in una stanza», nata come racconto di un incontro erotico in una casa di tolleranza poi assurta a significat­i spirituali, e naturalmen­te «Senza fine» in chiusura di una bella serata però disturbata dalla pioggia che ha causato un’interruzio­ne del concerto.

Di canzone d’autore si parlerà ancora stasera per l’appuntamen­to dedicato a Giorgio Gaber che il giornalist­a Massimo Bernardini condurrà insieme a Ivano Fossati, sempre al Teatro Romano alle 21.30. La rievocazio­ne, dove si alterneran­no ai racconti i filmati provenient­i dalla omonima fondazione, parte dalla pubblicazi­one da parte di Fossati dell’album «Le donne di ora», raccolta di quattordic­i celebri canzoni di Gaber da lui restaurate con l’inedito che dà il titolo scoperto e arrangiato da Fossati. Ancora pochi biglietti disponibil­i al Verona Box Office e sui circuiti Geticket e Ticketone, 26 euro la platea e 18 la gradinata. Tutto il programma su www.festivalbe­llezza.it.

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(Foto Sartori) Con il trio jazz Gino Paoli ieri sera al teatro Romano Alle sue spalle il contrabass­ista Ares Tavolazzi

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