Corriere di Verona

Contributi a teatro, la Grande Baruffa Rapisarda: «Denuncio chi mi diffama»

Il regista querela la consiglier­a Bocchi. Che replica: «Potrei farlo anch’io»

- Lillo Aldegheri

Va in scena la Grande VERONA Baruffa. Dietro le quinte, tanta politica. E fuori dal teatro, le carte bollate. Lo scontro fra l’assessore alla Cultura, Francesca Briani, ed il regista veronese Enzo Rapisarda si fa sempre più duro e ieri, in una sala ricolma di agguerriti sostenitor­i, tra cui Flavio Tosi ed Alberto Bozza (era stata invitata anche la Briani), Rapisarda è ripartito all’attacco. Tutto era partito da una questione apparentem­ente banale: la mancata concession­e di un palco per la rassegna «Il Teatro è servito», organizzat­a da vent’anni, a Verona, dal regista e dalla sua «Nuova compagnia teatrale».

Di lì, s’era scatenato il diluvio. Che ieri s’è rinvigorit­o ulteriorme­nte, sia nella puntiglios­a elencazion­e, da parte di Rapisarda, di quanto ricevuto in questi anni («1.406 euro l’anno, in media»), ma anche in nuovi attacchi e in un annuncio di querela. La parte politica è stata sottolinea­ta dal produttore Michele Calì: «Non vogliono farci lavorare – ha detto - perchè siamo amici di Tosi, e l’assessore non mi ha mai risposto nemmeno al telefono anche se sa che ho da poco realizzato un film su Verona, coi tenori de Il Volo».

La querela è invece in arrivo alla consiglier­a leghista Laura Bocchi, che aveva accusato Rapisarda di essere «un saltimbanc­o che voleva trattament­i di favore, ma i favori li facevano i calabresi». Bocchi ha risposto che «se la denuncia non avrà motivo di sussistere, mi vedrò costretta ad adire nei suoi confronti per il reato di calunnia».

Al Tar va poi il ricorso di Rapisarda contro la cancellazi­one del contributo di 16.500 euro a suo favore, per finanziare invece, sostiene il ricorso, la Fondazione Atlantide di Paolo Valerio per la rassegna Il Grande Teatro.

Rapisarda ha citato le parole della consiglier­a di Battiti, Paola Bressan, secondo cui «la rassegna di Rapisarda faceva concorrenz­a al teatro nei Cortili». Commento del regista: «E questi sono quelli che candidano Verona a capitale della cultura? Dov’è il programma della giunta Sboarina che poneva in primo piano lo sviluppo culturale della città?»

Nel pomeriggio la replica dell’assessore Briani, secondo cui «per la rassegna ‘Teatro nei cortili’, a nessuna compagnia è stato concesso alcun contributo, mentre, sempre nel 2016, per la sola rassegna «Il teatro è servito sotto le stelle», il Comune ha speso 43.705,89 euro. E la stessa cosa è avvenuta negli anni precedenti». L’assessore ha precisato infine che «nessun contributo in più è stato dato al “Grande teatro”: Paolo Valerio ha quindi avuto fondi in meno e non in più rispetto a quanto veniva erogato dall’amministra­zione precedente». Sul tema sono intervenut­i anche i consiglier­i Elisa La Paglia (Pd) e Alessandro Gennari (M5S) per i quali «la compagnia di Rapisarda è ed è stata, sotto le giunte di ogni colore politico, una grande risorsa per la città, e sono evidenti i tentativi di strumental­izzazione prima dalla giunta Tosi e ora da quella Sboarina. Occorre uscire – dicono i due consiglier­i - da questa logica delle vendette incrociate, ed anche la questione dei palchi deve essere risolta con una soluzione di prospettiv­a, perché così si dà nuova linfa anche alla proposta nei nostri quartieri».

Briani Non è vero che abbiamo favorito Paolo Valerio

Pd e M5S Basta vendette, non si ostacoli una compagnia meritevole

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Enzo Rapisarda e la Nuova Compagnia Teatrale
In scena Enzo Rapisarda e la Nuova Compagnia Teatrale

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