Panchina, Setti vuole Grosso: prima però c’è il nodo playoff del Bari
La data è cerchiata in agenda, nella sede dell’Hellas. Domenica prossima il Bari giocherà la gara secca dei quarti dei playoff di B col Cittadella. L’esito della gara determinerà i tempi per raggiungere un accordo con Fabio Grosso come prossima guida tecnica del Verona. La scelta del club gialloblù è chiara: Grosso davanti a tutti. E se il presidente dei biancorossi, Cosmo Antonio Giancaspro, frena da prassi qualsiasi voce («Resterà con noi», le sue parole), i fatti dicono che i contatti sono avviati e che ad attrarre verso l’Hellas Grosso è anche il rapporto di antica sintonia con Tony D’Amico, ds in pectore del Verona. Sarà necessario avere pazienza per chiudere. C’è un contratto in essere, infatti, che va in scadenza nel 2019 ed è vincolato a una clausola rescissoria. La stessa intesa prevede un prolungamento fino al 2020 in caso di conquista della A. Ecco, dunque, le complicazioni per Grosso al Verona. Ove il Bari uscisse dai playoff, il «matrimonio» diventerebbe più agevole. Il 12 maggio Setti era a Parma per assistere alla partita del Bari con la squadra di casa. Uno sguardo alle idee di gioco di Grosso, un saluto informale, un’ulteriore manifestazione d’interesse. E sempre Grosso, quando il Verona è andato a picco, il 4 aprile, a Benevento, era in tribuna al Vigorito. Molti indizi fanno un’inconfutabile prova.