Etnofilmfest l’antropologia narrata con i documentari
«Il corpo è un tema fondamentale dell’antropologia, ma è necessario ricordare che per corpo non si intende solo la carne, visto che tutto quello che appartiene alla spiritualità si racconta attraverso esso». Fabio Gemo, antropologo e documentarista, spiega così i motivi della centralità dei «Cuerpos» che titolano l’undicesima edizione della rassegna che dirige, l’Etnofilmfest, fissato a Monselice (Padova) da giovedì a domenica (programma dettagliato su www.etnodramma.it). L’Etnofilmfest, dedicato alla produzione documentaristica italiana, porterà una rosa di dieci documentari in concorso, giudicati da una giuria composta da Paolo Chiozzi (professore di Etnologia e Antropologia Culturale all’università di Firenze), Francesco Liotard (docente all’Etnofilm Scuola di Cinema Documentario Etnografico) e Renato Morelli (regista Rai, etnomusicologo e regista). Alle proiezioni si affiancheranno incontri e spettacoli legati al tema della rassegna. «Da sempre la mia indagine di documentarista e antropologo mi ha portato ad indagare il tema del corpo – spiega Gemo – questa è la miglior edizione dell’Etnofilmfest di sempre».
All’inaugurazione di giovedì saranno protagoniste assolute la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio che presenterà il suo ultimo libro Chi sono io? autoritratti, identità, reputazione (Edizioni Contrasto, 2017) e Cecilia Mangini, fotografa e regista 90enne, prima donna documentarista in Italia.