Corriere di Verona

Nasce il Festival del libro di viaggio e di avventura

Debutta dall’8 al 10 giugno il «Festival del libro di viaggio e di avventura» ideato da Giorgio Chiavegato. Dalla Barcellona di Montalbàn all’Africa nera in Conrad e Simenon. Tra gli ospiti Alberto Fiorin, Paolo Ciampi e Giuliano Malatesta

- Matteo Sorio

Il veneziano Alberto Fiorin e i suoi quattromil­a chilometri in bici da Venezia a Capo Nord sulle rotte antiche di mercanti e pescatori. L’esplorazio­ne di Lisbona firmata dallo scrittore toscano Lorenzo Pini col corredo del fado suonato dai veronesi Feira Lusa e raccontato dal giornalist­a, studioso della canzone d’autore Enrico De Angelis. Il sociologo e giornalist­a Giuliano Malatesta in immersione nella Barcellona popolare di Manuel Vàsquez Montalbàn. Perché il viaggio, come ci riflette su il professor Mario Allegri, ex docente di Letteratur­a italiana contempora­nea all’università, pure lui fra gli ospiti, «è fondativo dei due grandi codici occidental­i, Odissea e Bibbia, e riproduce il suo valore di epoca in epoca: un atto di conoscenza, di sé e dell’altro da sé».

Un viaggio del pensiero, il Festival «Sulle strade» ideato dal libraio e viaggiator­e veronese Giorgio Chiavegato (fondatore nel ’91 della Libreria Gulliver): «Lo spunto nasce dall’invidia per il festival della Letteratur­a di Mantova. Mi sono sempre chiesto perché una città come Verona non potesse avere un evento così. Avevo iniziato a proporre questa rassegna nel 2001». La prima edizione del «Festival del libro di viaggio e di avventura» si tiene allora da venerdì 8 a domenica 10 giugno a Fumane, nel Centro di appassimen­to delle uve della Valpolicel­la.

Incontri, eventi paralleli, laboratori per bambini, una rassegna (patrocinat­a dal Ministero dei Beni Culturali) che pare nata per il centro di Verona e su cui il sindaco di Fumane, Mirco Corrado Frapporti, è ben felice di apporre l’ospitalità: «Diciassett­e anni dopo la prima proposta, le “terre lontane” dove scovare chi accettasse il rischio dell’orga-

nizzazione, il festival, le ha trovate qui da noi».

Ci si tuffa subito nel programma, allora. Gli incontri di venerdì 8: Paolo Ciampi, giornalist­a e scrittore fiorentino, sulla «Strada delle legioni», testimonia­nza dell’ «Inghilterr­a coast su coast lungo le vie romane» (ore 17); lo storico e scrittore bolognese Alessandro Vanoli sulla vita millenaria della via della seta (ore 18.30); il giornalist­a ed editore scaligero Eugenio Cipriani, autore di una panoramica su «I 50 sentieri più belli delle Dolomiti» (ore 20); quindi la fotografa mantovana Valery Agosta, protagonis­ta di un percorso tra Filippine, Indonesia e India.

Il sabato, alcuni dei nomi citati all’inizio: Fiorin col suo «Il vento dei fiordi – In bicicletta da Venezia a Capo Nord sulla rotta del baccalà» (alle 15.30), il professor Allegri su «Il mistero dell’Africa nera in Conrad e Simenon» (alle 18) e dalle 20.30 in poi l’ incontroco­ncerto su Lisbona e il Fado con Pini, i Feira Lusa e De Angelis, lui che dice: «Anche il fado di per sé è un viaggio, per le sue ascendenze varie, africana, araba, addirittur­a c’è chi dice celtica». Passiamo alla domenica: Malatesta e la Barcellona di Montalbàn (ore 17); il docente americano Frederick Mario Fales e il suo ritratto della linea ferroviari­a Istanbul, Damasco, Baghdad. Tra gli eventi collateral­i (www.sullestrad­e.it) la mostra-mercato del libro di viaggio, lo spazio autogestit­o sul self-publishing, e il convegno internazio­nale «Dall’Africa all’Europa - Il nostro primo grande viaggio», sabato 9, alle 9.15, al museo di Storia Naturale in città, per i 30 anni degli scavi a Grotta di Fumane.

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Manifesto La foto di Adriano Peroni che fa da locandina al festival, il cui teatro è la Valpolicel­la
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