Biancio da 16 milioni di fatturato, l’utile è di quasi quattro «Ma non bisogna fermarsi qui»
«È uno dei migliori bilanci della mia presidenza». Matteo Gasparato presenta così il consuntivo 2017 del Consorzio Zai. E snocciola cifre su cifre: «Abbiamo sfiorato i 16 milioni di fatturato (15.778.000 euro), con un utile di 3.885.000 euro, al netto del milione di euro che versiamo per Imu e Tasi ai soci territoriali e di quanto versiamo allo Stato per Ires e Irap. I ricavi dalla concessione d’immobili – prosegue il presidente – sono stati di 6 milioni e 900 mila euro, mentre quelli delle vendite immobiliari sono stati di circa 4 milioni».
L’interporto di Verona è stato riconfermato nel 2015, per il quinto anno consecutivo, quale primo Interporto d’Europa, ma sia Gasparato che il vicepresidente della Camera di Commercio, Andrea Prando, sottolineano che non si può assolutamente fermarsi: «C’è da affrontare la sfida del 2026 – sottolinea Prando – con l’avvio del Traforo del Brennero: la società Autobrennero è pronta a investire 4 miliardi, ma uno di essi è già destinato a nord, a Trento ed al suo interporto, e se Verona sta ferma può partire Isola della Scala, e può progredire Brescia». I vertici del Consorzio citano più volte l’Accordo di Programma tra Consorzio e Comune di Verona (che si era bloccato a Palazzo Barbieri in vista delle elezioni comunali dello scorso anno) che prevedeva sia il nuovo insediamento logistico in Corte Alberti (in arrivo una delle maggiori società nordeuropee del settore) sia l’insediamento di Ikea.
E Gasparato sottolinea come il rafforzamento del collegamento ferroviario col Quadrante Europa («vogliamo portare i terminali a 750 metri, per accogliere treni più lunghi») sia collegato anche col progetto del Central Park all’ex Scalo merci di Porta Nuova (che va appunto trasferito in Quadrante Europa) sia allo stesso insediamento Ikea, con la multinazionale che potrebbe rifornirsi non attraverso camion ma grazie appunto alla strada ferrata.