Corriere di Verona

Quando Grillo accusava Capua E lei lo ricorda su Facebook

- G.V.

«La grande truffa del traffico di virus per vendere vaccini». Era l’aprile del 2014 e così l’allora presidente del gruppo dei deputati Cinque Stelle, Giulia Grillo, commentava su Twitter il servizio de L’Espresso sulla virologa padovana Ilaria Capua (all’epoca in parlamento tra le fila di Scelta civica). Come si ricorda, il settimanal­e, dando conto di un’inchiesta della procura di Roma che si trascinava da anni, accusava la scienziata di essere al centro, assieme al marito, di traffico internazio­nale di virus e di aver preso mazzette. «Un episodio gravissimo, deve dimettersi», attaccava quindi la Grillo in quei giorni.

Ma si sa come andò a finire: dopo un calvario durato anni, la virologa, che nel frattempo aveva lasciato la Camera, venne scagionata da tutte le accuse (una drammatica vicenda che lei stessa raccontò nel libro «Trafficant­e di virus. Una storia di scienza e amara giustizia», uscito nel 2017 per Rizzoli). Oggi a far riemergere la vicenda è proprio la pagina Facebook dedicata a Ilaria Capua, la quale evidenteme­nte non ha dimenticat­o l’animosità allora dimostrata nei suoi confronti da quella che è appena diventata il nuovo ministro della Salute. «Quando il Movimento 5 Stelle chiedeva compatto le dimissioni di Ilaria Capua», è il messaggio comparso ieri sulla pagina social della virologa, a corredo del quale è riportato il vecchio link del sito movimento5­stelle.it dove si potevano leggere gli attacchi alla scienziata (si potevano perché oggi quel link non è più raggiungib­ile...). E anche a distanza di tempo sono tanti i commenti di solidariet­à alla virologa. «Una vergogna nazionale — si legge in uno di questi, sotto al post — Qualcuno ha mai chiesto scusa o ha ammesso di aver sbagliato?».

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Virus Capua

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