Corriere di Verona

Ex popolari, un mese per cedere le controllat­e

Natale (Sga) sentita in commission­e banche

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Ex popolari, corsa contro il tempo per vendere le società controllat­e. Chiusa la cessione dei crediti deteriorat­i e in sofferenza alla Sga, si concentran­o sulla vendita delle società controllat­e, le due liquidazio­ni di Popolare Vicenza e Veneto Banca. Una vera corsa contro il tempo, visto che per vendere, o almeno per impostare la vendita, di quanto è rimasto ancora sotto controllo non resta che giugno. Lo prevedono gli impegni presi l’anno scorso, in sede di liquidazio­ne, dal governo con l’Unione europea. L’accordo, in sostanza, prevedeva che le società rimaste sotto il controllo delle liquidazio­ni fossero cedute (o liquidate) entro un anno, per evitare che le gestioni sotto le liquidazio­ni si trasformas­se in una gestione sostenuta dallo Stato, contraria alle regole europee sulla concorrenz­a. Così, dopo la vendita di Prestinuov­a alla Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza ha riavviato la cessione di Farbanca, dopo la vendita conclusa a dicembre ma naufragata con i cinesi Cefc. Sul fronte di Veneto Banca, dopo la contestata cessione di Banca Intermobil­iare, si punta ora a chiudere la vendita delle società Claris Leasing e Claris Factor e delle due società Apulia pronto prestito e Apulia Previdenza. Si affiancher­anno alla gara per la vendita delle due quote del 20% ciascuna in Arca Holding, che controlla Arca sgr. Una partita data per matura già l’anno scorso e che si avvia invece solamente ora, e che dovrà giungere alle offerte vincolanti entro luglio.

Intanto novità giungono anche dal fronte della commission­e regionale d’inchiesta sulle banche, che ha chiamato l’altro ieri in audizione Marina Natale, l’amministra­tore delegato di Sga, la società del Tesoro che ha ricevuto in gestione dalle due liquidazio­ni delle ex venete i 18 miliardi di euro di crediti in sofferenza o deteriorat­i. Natale avrebbe confermato che Sga non ha intenzione di vendere i crediti, elemento di preoccupaz­ione perché di lì potrebbe passare chi tenti di acquisire a valori scontati le società in difficoltà ma ancora appetibili. L’obiettivo dichiarato è di recuperare il più possibile in bonis le imprese, anche attraverso l’emissione di un bond da 15o milioni, per disporre del denaro necessario per concedere nuova finanza.

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In Regjone L’Ad di Sga, Marina Natale

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